Il Messico proporrà all'ONU un accordo sull'Ucraina e per una tregua mondiale


Dal continente americano si leva una voce di pace. E’ quella del presidente messicano Andrés Manuel López Obrador. In occasione di un discorso tenuto a una parata militare per il 212° anniversario dell’indipendenza del paese AMLO ha lanciato un appello per la pace nel mondo e ha puntato il dito con l’ONU accusata di essere paralizzata, “preda di un formalismo e di un'inefficacia politica che la confina in un ruolo meramente ornamentale" di fronte alla situazione in Ucraina.
“Bisognerebbe cominciare a chiedersi se la guerra non si sarebbe potuta evitare e se le Nazioni Unite e i politici delle grandi potenze hanno mancato alla loro responsabilità di promuovere il dialogo tra le parti per risolvere pacificamente la controversia. La verità è che è stato fatto poco o nulla a questo proposito”, ha dichiarato il presidente messicano, che ha poi aggiunto di sperare “di avere successo con questa iniziativa, ma qualunque cosa accada, non sarà mai vano lottare per la giustizia e la pace”.

Con un chiaro riferimento all’ingombrante vicino del nord López Obrador ha inoltre affermato di trovare “riprovevole il comportamento delle grandi potenze che, esplicitamente o silenziosamente, si posizionano di fronte al conflitto solo per servire i propri interessi egemonici”.

Davanti alle Forze Armate messicane e agli ospiti speciali, ha sottolineato che l'atteggiamento dei governi di queste nazioni "non può evitare il sospetto che, sebbene possa sembrare perverso e incredibile, questa guerra, come molte altre, sia alimentata dagli interessi dell'industria bellica".

Infatti proprio l’industria bellica statunitense si sta fregando le mani per i profitti stratosferici realizzati grazie all’ingente e continuo flusso di armi da occidente verso l’Ucraina. E’ talmente imponente il numero di armamenti fornito al regime di Kiev da Stati Uniti e vassalli occidentali che per loro stessa ammissione è praticamente impossibile controllare l’effettiva destinazione di queste armi. Complice la corruzione endemica vigente a Kiev è probabile che diverse attrezzature militari occidentali siano già state contrabbandate. A questo proposito diversi osservatori hanno già lanciato l’allarme perché queste armi potrebbero finire nelle mani di mafie e organizzazioni terroristiche.

Il Messico ha quindi deciso di sbloccare l’impasse e presentare la propria proposta di pace che il Segretario agli Affari Esteri, Marcelo Ebrard, porterà all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per cercare "urgentemente" un accordo per fermare la guerra in Ucraina e raggiungere una tregua di almeno cinque anni tra tutte le nazioni, attraverso una commissione composta dal Primo Ministro dell'India, Narendra Modi, da Papa Francesco e dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

"La missione di pace dovrebbe cercare di ottenere immediatamente la cessazione delle ostilità in Ucraina e l'avvio di colloqui diretti con il presidente ucraino Zelenski e con il presidente russo Putin; inoltre questo comitato, secondo la nostra proposta, dovrebbe anche raggiungere un accordo multinazionale per una tregua di almeno cinque anni approvata all'unanimità dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e che preveda l'immediata sospensione delle azioni militari e delle provocazioni, nonché dei test nucleari e missilistici", ha spiegato AMLO.

L'accordo implica anche che tutti i governi si impegnino a evitare il confronto e a non intervenire nei conflitti interni, "crediamo che in questo modo si possa creare un'atmosfera di pace e tranquillità che permetterà ai governi di dedicare tutti i loro sforzi ad affrontare i pressanti problemi di povertà, salute e violenza di cui soffrono tutti i continenti e ad affrontare il fenomeno migratorio in modo umanitario e fraterno”.

Poi il presidente messicano è tornato a battere il tasto delle reali ragioni che hanno portato la Russia a lanciare la sua operazione militare speciale per demilitarizzare e denazificare il regime di Kiev. Leggendo tra le righe delle sue parole troviamo un dito puntato verso Washington: “La politica è l'unico strumento che abbiamo per evitare la guerra; tuttavia, i gruppi di interesse che occupano posizioni di potere governativo o economico si preoccupano di indirizzare la politica verso il conflitto armato e, una volta commesso l'errore, invece di rimediare, scelgono di approfondirlo senza curarsi delle sofferenze che infliggono all'umanità e dei danni che causano alla stabilità delle nazioni e al benessere delle società”.

Per questo motivo, ha affermato AMLO, continuiamo a come sia possibile che i governi della NATO abbiano portato l'Ucraina a questo bivio in un momento cruciale, mentre inviano sempre più armi e sanzionano la Russia, aumentando così il conflitto, causando ulteriori sofferenze ai suoi abitanti e aggravando la crisi economica mondiale con l'inflazione.

Ha quindi aggiunto he questo è il motivo alla base della guerra, delle sanzioni e delle massicce spedizioni di armi al regime di Kiev, “azioni che hanno aggiunto un'ulteriore dose di irrazionalità al confronto in corso".

Il Presidente López Obrador ha avvertito che senza pace non ci sarà né crescita economica né giustizia. "Governare non deve essere un esercizio di egemonia per il gusto di dominare, ma soprattutto la ricerca del benessere del popolo. Il potere ha senso e diventa una virtù solo quando è messo al servizio degli altri".


(fonte: https://www.lantidiplomatico.it/det...le/45289_47347/)