Oggetto: «ANTON RUBINSTEIN: UN COMPOSITORE RUSSO»
«ANTON RUBINSTEIN: UN COMPOSITORE RUSSO»
«АНТОН РУБИНШТЕЙН: РУССКИЙ КОМПОЗИТОР»

Anton Rubinstein Антон Рубинштейн
«LA MUSICA ED I SUOI RAPPRESENTANTI»
«МУЗЫКА И ЕЁ ПРЕДСТАВИТЕЛИ»
Casa Editrice «Sojuz khudozhnikov» San Pietroburgo 2005 (Pagine 158)
Издательство «Союз художников» Санкт-Петербург 2005

Vorrei presentare all’attenzione degli appassionati della musica classica la riedizione del libro del celebre compositore russo dell’Ottocento Anton Rubinstein «La Musica ed i suoi rappresentanti» («Музыка и её представители»), la cui ultima edizione è dell’anno 1891.
Anton Rubinstein (Антон Рубинштейн 1829-1894) fu un compositore e pianista russo. Poco per volta divenne l'erede di quel virtuosismo romantico che aveva avuto in Liszt per il pianoforte e in Paganini per il violino, i due massimi esponenti. Fu anche il fondatore di quella scuola pianistica russa che aveva ben salde [...]. Fondò il primo conservatorio di musica in Russia, il Conservatorio di San Pietroburgo, di cui fu direttore in due periodi diversi: dal 1862, anno della sua fondazione, al 1867 e dal 1887 al 1890. In seguito fu suo fratello, Nikolaj Rubinstein (Николай Рубинштейн 1835-1881), compositore e insegnante, a fondarne un altro, il Conservatorio di Mosca e a diventarne anche lui direttore.
Il libro «La Musica ed i suoi rappresentanti» è scritto da Anton Rubinstein in quel genere che ora potremmo chiamare l’«intervista». L’autore dialoga con un’interlocutrice immaginaria la quale gli fa delle domande paradossali e ne riceve risposte ancor più paradossali. Non c'è da meravigliarsi che gli sguardi di Anton Rubinstein si distinguono dagli sguardi dell’ordinario amatore della musica. L'ascoltatore «semplice» si aspetta dalla musica la semplicità e la chiarezza, invece il musicista cerca nella musica le risposte ai segreti dell'universo.
Senz’altro il libro di Anton Rubinstein rappresenta un esempio interessantissimo della libera riflessione sulla musica e sui compositori. Il libro è scritto in modo avvincente e conoscitivo. È una lettura godibile che rapisce e proprio questo attira l'interesse non solo dei musicisti professionali ma anche degli appassionati della musica classica. E poi non dimentichiamo che è la riedizione del libro uscito per l'ultima volta nel 1891.



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«LA MUSICA ED I SUOI RAPPRESENTANTI»
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«LA MIA VOCE PER TE E’ TENERA E LANGUIDA»
«МОЙ ГОЛОС ДЛЯ ТЕБЯ И ЛАСКОВЫЙ И ТОМНЫЙ»
È una delle romanze di Anton Rubinstein sulla poesia di Aleksandr Pushkin «La Notte» («Ночь»)

ANTON RUBINSTEIN (1829-1894) АНТОН РУБИНШТЕЙН

Мой голос для тебя и ласковый и томный
La mia voce per te è tenera e languida
Тревожит позднее молчанье ночи темной.
Turba il tardo silenzio della notte scura.
Близ ложа моего печальная свеча
Presso il mio letto c’è la candela triste
Горит; мои стихи, сливаясь и журча,
Brucia; i miei versi fondendosi e gorgogliando
Текут, ручьи любви, текут, полны тобою.
Scorrono come i ruscelli d’amore, scorrono pieni di te.
Во тьме твои глаза блистают предо мною,
Al buio i tuoi occhi brillano davanti a me,
Мне улыбаются, и звуки слышу я:
mi sorridono e io sento i suoni:
Мой друг, мой нежный друг... люблю... твоя... твоя!...
Caro amico, mio tenero amico … ti amo … sono tua … sono tua! …


Aleksandr Pushkin

https://www.youtube.com/watch?v=8qyLsKYtZao




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«LE ACQUE TURBOLENTE DI KUR»
«КЛУБИТСЯ ВОЛНОЮ КИПУЧЕЮ КУР»
«THE TURBULENT WATERS OF KUR»

In primavera dell’anno 1854 il giovane Anton Rubinstein all'età di 25 anni, si recò all’estero per diventare universalmente noto non solo come un pianista virtuoso, ma come un compositore. All’estero nel 1854 Anton Rubinstein scisse le «Canzoni Persiane» («Персидские Песни» «Persian Songs»), Op.34, un vero capolavoro della classica vocale russa. Nel 1851 nella Germania esce un libro sotto il titolo «Le canzoni sulle poesie di Mirza-Shafi Vazeh». Mirza-Shafi Vazeh (1794-1852), un poeta azero (azerbajgiano), noto anche come «il saggio di Gäncä», classico bilingue in azero e persiano, che continuò le tradizioni classiche della poesia azera del XIV secolo e i suoi versi furono tradotti in quasi tutte le lingue europee. Anton Rubinstein scelse dal libro solo dodici testi e chiamò le sue romanze su questi testi «Zwoelf Lieder des Mirsa Schaffi». Con questo titolo la raccolta fu pubblicata nel 1855. Più tardi nell’edizione russa la raccolta ricevette il titolo russo «Персидские Песни» cioè «Canzoni Persiane». Dapprima le «Canzoni Persiane» furono scritte per voce e orchestra, ma più tardi il compositore fece un’altra variante per voce e pianoforte. Nel 1869 Piotr Ciajkovskij che era uno degli allievi di Anton Rubinstein, fece una traduzione ritmica («traduction équirythmique») russa delle «Canzoni Persiane». Con le traduzioni di Piotr Ciajkovskij le «Canzoni Persiane» furono pubblicate un anno dopo e avevano gran successo. Specialmente una romanza aveva un grande successo: «Клубится волною кипучею Кур» «Le acque turbolente di Kur» («The Turbulent Waters of Kur»). È la nona romanza dalla raccolta. Suppongo che le poesie di Mirza Shafi siano anche tradotte anche in italiano. Se ce le ha qualcuno, abbia la compiacenza di scriverci la traduzione in italiano del verso «Le acque turbolente di Kur» di Mirza-Shafi. Il «Kura» o «Kur» è un fiume che scorre nelle montagne del Caucaso. Attraversa il nord-est della Turchia, la Georgia e l'Azerbaigian. Riceve il suo principale affluente, l'Aras e sfocia, infine, nel mar Caspio. Il nome Kura deriva dal termine persiano Kurosh che in questa lingua si pronuncia allo stesso modo del grande re persiano Ciro il Grande. Il ciclo di 12 «Canzoni Persiane» («Персидские Песни») di Anton Rubinstein è un brillante repertorio di quasi tutti i bassi russi a partire di Fiodor Shaljapin (Фёдор Шаляпин). Ma anche delle cantanti liriche inseriscono alcune canzoni nel proprio repertorio concertistico, ma raramente. Come un esempio eccezionale è l’interpretazione indimenticabile del ciclo di 12 «Canzoni Persiane» della celebre cantante da camera russa Zàra Dolukhànova (Зара Долуханова, 1918-2007).

«LE ACQUE TURBOLENTE DI KUR»
«КЛУБИТСЯ ВОЛНОЮ КИПУЧЕЮ КУР»
«THE TURBULENT WATERS OF KUR»
Musica: Anton Rubinstein (Антон Рубинштейн, 1829-1894)
Testo: Mirza-Shafi Vazeh (1794-1852)
Traduzione russa: Piotr Ciajkovskij (Пётр Чайковский, 1840-1893)

Canta Fiodor Shaljapin (Фёдор Шаляпин)
https://www.youtube.com/watch?v=Ij-co9EkbE0

Canta Boris Shtòkolov (Борис Штоколов)
https://www.youtube.com/watch?v=JcgodcP4N_g

Canta Mark Reizen (Марк Рейзен)
https://www.youtube.com/watch?v=b7smGsu4gkw

Клубится волною кипучею Кур
Восходит дневное светило
Ах, как весело сердцу!
Душе моей легко
О, если б навеки так было
Ох, если б навеки так было

Кубок мой полный; я впиваю с вином
И бодрость, и радость, и силу
Ах, ослепляет меня
О, чудный блеск очей твоих
А… если б навеки так было
Ох, если б навеки так было

Если хочешь ты, чтоб душа моя
Всю любовь в твои очи излила
О, приходи, приходи тогда
О, в тёмной ночи
Ах, если б навеки так было
Ох, если б навеки так было

 

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«IL DEMONE» di Anton Rubinstein

«Il Demone» («Демон») di Mikhaìl Lèrmontov, il più famoso poema romantico della letteratura russa. La triste storia di una tentazione del Demone. Il Demone che viene sconfitto alla fine, dopo aver succhiato la vita di Tamara con il suo bacio vampiresco, per passione e per spirito di vendetta contro il cielo che lo ha respinto ancora una volta.

«Il Demone» è il poema di tutta la breve vita di Lermontov. Ne fece otto redazioni. Il poema iniziò nel 1829 quando Lermontov aveva sedici anni e si concluse nel 1841, con la sua morte. E' indubbio che sia un capolavoro romantico della letteratura russa dell’Ottocento.
L’amore di un Demone. Il Demone o meglio Demonio o un altro ex Angelo. Lermontov usa il termine Демон che vuol dire Demone. In realtà è il Diavolo o un Diavolo. Non è del tutto chiaro se si tratti di Lucifero o di qualche altro Angelo ribelle.
La «demonologia» russa conosce anche gli altri demoni e diavoli. Il Diavolo trapelato che appare ad Ivan Karamàzov («I Fratelli Karamàzov» di Dostojevskij), il Diavoletto, cioè Bes (Бес), nella fiaba di Gogol «La Notte prima di Natale», Woland con i suoi complici, che è il personaggio più straordinario nel romanzo di Mikhail Bulgakov «Il Maestro e Margherita». Ma tutti questi Diavoli non hanno niente a che fare con il Demone di Lermontov. Il suo Demone è romantico. Il bacio del Demone e di Tamara è un momento di tensione sensuale. Il Demone trasmette a Tamara tutto l’universo dell’eros. Questo bacio è l’inizio della loro separazione. Tamara muore e sfugge al Demone. Tutta la vicenda si svolge tra le montagne del Caucaso.
Sulle vette del Caucaso volava = И над вершинами Кавказа
L’esule dal Paradiso: c’era sotto = Изгнанник Рая пролетал:
Di lui Kazbèk, la faccia d’un diamante = Под ним Казбек как грань алмаза,
Che risplendeva con le eterne nevi … = Снегами вечными сиял ...

Il compositore russo Anton Rubinstein (Антон Рубинштейн 1829-1894) compose nel 1875 la sua opera lirica basata sul poema di Mikhaìl Lèrmontov (Михаил Лермонтов). L’opera in tre atti e cinque quadri, libretto di Apollon Majkov e Pavel Vieskovàty. La prima rappresentata a San Pietroburgo, Teatro Mariìnskij 1875.
La parte del Demone è per la voce di baritono. Una bella opera per BARITONO, ma anche molti bassi cantavano e cantano la parte del Demone. Ci sono due arie bellissime del Demone: una è «Non piangere, fanciulla, vane lacrime!» («Не плачь, дитя! Не плач напрасно!» e l’altra è la Romanza del Demone: «Nell’oceano dell’aria senza vele né timone …» («На воздушном океане, без руля и без ветрил ...»
In Russia c'è qualche incisione vecchia di «Melodia».
Prima di tutto bisognerebbe nominare un’incisione completa dell’opera:

Anton Rubinstein «IL DEMONE»
Demone (baritono) – Aleksej Ivanòv (Алексей Иванов)
Tamara (soprano) – Tantiana Talakhàdze (Татьяна Талахадзе)
Il principe Sinodal, fidanzato di Tamara (tenore) – Ivan Kozlòvskij (Иван Козловский)
Orchestra e coro del Teatro Bolscioj (1950)
Direttore d’orchestra: Aleksandr Mèlik-Pashaejev (Александр Мелик-Пашаев).
Io conosco anche una registrazione italiana (IN ITALIANO)
Demone – Nicola Rossi-Lemeni
Tamara – Virginia Zeani
Sinodal – Agostino Lazzari
Italian Radio Symphony Orchestra Milan 1971
Direttore: Maurizio Arena

Dal Demone della letteratura e della musica passeremo al Demone della pittura. Il pittore russo Mikhaìl Vrùbel (1856-1910 Михаил Врубель) dipinse tre quadri del Demone ed anche molti abbozzi.
«Genio dell’umanità dalle ali iridate, sconfitto dal grigiore della vita prosaica». Qualcuno scrisse questa frase a commento de «Il Demone», dipinto da Vrubel.
«Il Demone» («Демон») 1890 (115х212,5) Galleria Tretiakov di Mosca
«Demone sconfitto» («Демон Поверженный») 1902 (139х387) Galleria Tretiakov di Mosca

 

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«CRISTO» di Anton Rubinstein
«ХРИСТОС» Антона Рубинштейна
Opera in quattro quadri con prologo ed epilogo

Anton Rubinstein (Антон Рубинштейн, 1829-1894), un compositore e pianista russo, l’autore di diciassette opere liriche di cui una, «Il Demone» («Демон», 1875), tratta dal poema di Mikhail Lermontov.
«Sette tentativi del conoscere la forza Divina» («Семь попыток познания Божественного») così il compositore Anton Rubinstein chiamò la sua ultima opera. L’Opera spirituale «CRISTO» «ХРИСТОС» Anton Rubinstein scrisse su ordinazione del teatro di Berlino, ma lui vivente si svolse soltanto una rappresentazione teatrale in forma di concerto nel 1894 a Stoccarda. Più di un secolo si considerava che la partitura di «CRISTO» di Anton Rubinstein fosse sparita e persa. Anton Sharoev (Антон Шароев), il noto direttore d’orchestra, il pronipote di Anton Rubinstein, ha trovato la partitura in uno degli archivi di Berlino.
In Russia sono conosciute quattro opere spirituali di Anton Rubinstein:
•«Потерянный рай» «Il Paradiso sperduto»
•«Вавилонское столпотворение» «La Torre di Babele»
•«Суламифь» «Sulamite»
•«Моисей» «Mosè»

Anton Rubinstein, ateo, sognava di creare la musica che esalta e glorifica l’altezza morale, la musica che deve unire la gente e suscitare le forti emozioni comuni d’animo.
Oggi l’ultima Opera del compositore russo Anton Rubinstein è assente in tutte le enciclopedie musicali del mondo, ma quest’Opera è l’ultima sua parola, la sua Opera più geniale, il risultato della sua vita musicale. È l’ultima composizione del compositore, il grido dell’anima. «CRISTO» «ХРИСТОС» di Anton Rubinstein è un’Opera grandiosa con le grandi scene corali, con 26 solisti. L’Opera in quattro quadri con prologo ed epilogo.

L’Opera «CRISTO» di Anton Rubinstein
Опера «ХРИСТОС» Антона Рубинштейна
https://www.youtube.com/watch?v=ynv78Udu2AA
11 ottobre 2011 Grande Sala del Conservatorio di Mosca
Orchestra «Camerata di Tjumen’» («Камерата Тюмени»)
Direttore: Anton Sharòev (Антон Шароев)

 

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La Prima mondiale della composizione di Anton Rubinstein sarà presentata alla Casa della Musica di Mosca. È la Fantasia fa minore, Op.73 per due pianoforti. È dimenticata ingiustamente la Fantasia sarà eseguita da due pianisti: un australiano Leslie Howard e un italiano Ludovico Troncanetti. I musicisti per la prima volta suonano in Russia. Il concerto si svolge il 22 novembre 2019 e sarà dedicato al 190° anniversario della nascita di Anton Rubinstein.

 

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Il 27 agosto 1890 si svolse per la prima volta il Concorso Internazionale Rubinstein per pianisti e compositori, la cui giuria era presieduta dal fondatore del concorso, Anton Rubinstein. Anton Rubinstein ha organizzato la competizione dopo un trionfante tour europeo. Poi, nel 1890, l'italiano Ferruccio Busoni fu riconosciuto come il miglior compositore e Nikolaj Dubassov vinse tra i pianisti. Le gare di Rubinstein si tenevano ogni cinque anni in diverse città europee. Tra i partecipanti ci sono Aleksandr Gedike e Nikolaj Medtner. Con lo scoppio della prima guerra mondiale, la concorrenza cessò di esistere.

 
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Il 27 agosto 1890 si tenne per la prima volta a San Pietroburgo un concorso per pianisti e compositori, che prese il nome dal suo fondatore, Anton Rubinstein. Quell'anno, il primo direttore del Conservatorio di San Pietroburgo ha condotto una tournée europea di grande successo e ha investito gran parte della cospicua quota nel fondo statutario dell'evento. L'interesse su questo capitale doveva essere utilizzato per pagare i premi ai vincitori. Inizialmente, l'evento sembrava piuttosto modesto e c'erano ancora meno concorrenti della giuria. Nel primo anno, l'italiano Ferruccio Busoni è stato riconosciuto come il miglior compositore e Nikolaj Dubàssov ha vinto tra i pianisti. Le gare si sono svolte ogni cinque anni in diverse città europee. Tra i partecipanti c'erano Aleksandr Gedike e Nikolaj Medtner. Con lo scoppio della prima guerra mondiale, il «Concorso Rubinstein» cessò di esistere.

 
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Il 28 novembre 1829 nacque Anton Rubinstein, una delle figure di spicco dell'Olimpo musicale russo. È definito una personalità di una scala veramente rinascimentale, la sua inesauribile energia ha permesso di combinare in una persona un brillante pianista, compositore, direttore d'orchestra, insegnante e personaggio pubblico. L'intera vita musicale della Russia nella seconda metà del XIX secolo è in qualche modo collegata al nome di Anton Rubinstein. Tolstoj e Turghenev ne parlarono con ammirazione, fu menzionato nella corrispondenza tra Herzen e Ogariov, i suoi ritratti furono dipinti da Repin, Kramskoj e Vrubel. Su iniziativa di Rubinstein, la Società Musicale Russa ha iniziato le sue attività a San Pietroburgo. I corsi di musica gratuiti organizzati sotto di lui divennero presto il primo conservatorio russo. Anton Rubinstein possiede molte accurate osservazioni di vita. Si racconta che il maestro abbia detto: «I despoti non considerano mai un popolo abbastanza maturo per la libertà».

 

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«NERONE» DI ANTON RUBINSTEIN
Il 37° anno della nostra era è segnato dalla nascita dell'imperatore romano, che, nonostante il nome polisillabico, siamo soliti chiamare brevemente Nerone. Ha abbassato le tasse e le multe, ha cercato di combattere la corruzione e ha tolto la vita a molti parenti e amici. Nerone si immaginava di natura creativa, amava cantare, componeva commedie e amava la versificazione. Era considerato mezzo pazzo ed è stato accreditato di aver dato fuoco a Roma per l'ispirazione. Un servo aiutò l'imperatore a suicidarsi. Prima di tagliarsi la gola, Nerone esclamò: «Che grande artista sta morendo!» Il destino di questa straordinaria personalità ha costituito la base dell'opera di Anton Rubinstein. In Russia fu presentato in italiano, la prima ebbe luogo nel 1884 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e le scene di danza del secondo atto furono dirette da Marius Petipa. Nel Novecento, tra i più brillanti interpreti della parte di Nerone fu Enrico Caruso.

 
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«IL DEMONE» AL TEATRO BOLSHOJ
Il Teatro Bolshoj della Russia presenterà la prima prima d'opera della stagione il 22 dicembre 2022 sul nuovo palcoscenico del teatro. Questa è una produzione dell'opera «Il Demone» («Демон») di Anton Rubinstein (1829-1894). La prima dell'opera «Il Demone» ebbe luogo nel 1875 a San Pietroburgo. Le successive produzioni sul palcoscenico del Teatro Bolshoj furono realizzate nel 1904, 1932, 1937, 1942. L'opera «Il Demone» andò in scena l'ultima volta al Bolshoj nel 1953 e rimase in repertorio fino al 15 novembre 1959. Più di 60 anni dopo, l'opera «Il Demone» torna sul palcoscenico del Teatro Bolshoj.

 
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UN'OUVERTURE SINFONICA «RUSSIA» DI ANTON RUBINSTEIN
СИМФОНИЧЕСКАЯ УВЕРТЮРА «РОССИЯ» АНТОНА РУБИНШТЕЙНА

Una composizione perduta di Anton Rubinstein, che non viene eseguita da più di cento anni, è stata trovata nell'archivio musicale della radio «Orfeo» («Орфей»). Questa è un'ouverture sinfonica «Russia» («Россия»), che fu eseguita per la prima volta nel 1882 all'Esposizione artistica e industriale di Mosca. Per i concerti è stato quindi costruito un padiglione musicale in stile cinese con una sala in cui si tenevano le esibizioni della Società Musicale Imperiale Russa. In uno di questi concerti, sotto la direzione dello stesso autore, la composizione è stata eseguita per la prima volta. È noto che l'ultima volta che al pubblico è stata presentata un'ouverture sinfonica è stato nel 1917, dopodiché se ne sono dimenticati. La partitura orchestrale e l'arrangiamento per pianoforte dell'autore dell'opera furono pubblicati dal noto editore musicale dell'epoca, Piotr Jurgenson. Tuttavia, la partitura non è stata trovata negli archivi elettronici delle biblioteche musicali russe e straniere. È stata ritrovata solo la trascrizione dell'autore per pianoforte a due mani.

 

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Il 27 aprile 2024, al Museo Ciajkovskij di Mosca si svolgerà una serata musicale dedicata al 195° anniversario della nascita di Anton Rubinstein. Programma di miniature romantiche «Anton Rubinstein. Uno sguardo dal futuro» («Антон Рубинштейн. Взгляд из будущего») sarà presentato dalla pianista, professoressa associata del Conservatorio di San Pietroburgo Julia Stadler. Il concerto presenterà anche opere dei predecessori, contemporanei e seguaci del compositore, «riflettendo la sua influenza sul loro lavoro e sulle preferenze musicali personali». Verranno quindi eseguite opere di Mikhail Glinka, Anton Arenskij, Anatolij Ljadov, Piotr Ciajkovskij, Serghej Rachmaninov e Frederic Chopin.

 

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