IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN»
МУЗЕЙ ИЗОБРАЗИТЕЛЬНЫХ ИСКУССТВ имени А.С.ПУШКИНА
Il Museo Statale delle Arti Figurative «PUSHKIN» di Mosca (Государственный Музей Изобразительных Искусств им.Пушкина) il 1 marzo 2011 ha avviato il nuovo suo sito http://www.arts-museum.ru/
Il nuovo sito è costruito secondo il cosiddetto «sistema planetario» («планетарная система») cioè si compone del sito di testa o pilota, con le informazioni generali sul museo, e dei siti-satelliti che contengono le informazioni dettagliate dei settori delle collezioni, delle sezioni e filiali del museo. Per le sale del museo si propongono le escursioni virtuali. Ora sul sito si possono vedere circa 9.500 opere dalla collezione del Museo Statale delle Arti Figurative «PUSHKIN». 3 mila con le dettagliate descrizioni. Tutte le riproduzioni sono difese dalla copiatura. Il nuovo sito del museo ha sostituito il vecchio sito che non corrispondeva più allo status del museo. Perciò è stato deciso di assegnare i mezzi per l’elaborazione, nel quadro della preparazione al 100esimo anniversario del museo che cade nell’anno 2012. Nel sito ci sono 7000 pagine in otto lingue straniere: inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, giapponese, cinese e russo.
http://www.arts-museum.ru/
Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
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| SITO DEL MUSEO PUSHKIN.jpg | |
| Descrizione: | IL NUOVO SITO DEL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» |
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Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
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MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» – 100 anni
МУЗЕЙ ИЗОБРАЗИТЕЛЬНЫХ ИСКУССТВ им.ПУШКИНА - 100 лет
Il Museo delle arti figurative «PUSHKIN» di Mosca, famoso per la sua raccolta di arte occidentale, si sta preparando a festeggiare i 100 anni della sua storia. La data ricorre il 31 maggio 2012. Le congratulazioni stanno pervenendo dai musei di tutto il mondo. Tra i primi ha voluto rendere omaggio il Museo del Louvre.
Oggi al Museo Pushkin si possono vedere ben quattro opere, prestate dal museo parigino nell’ambito del progetto «Museo immaginario» dedicato alla ricorrenza. Ma i due musei non si sono limitati allo scambio di opere d’arte. Durante un ponte televisivo che ha collegato Mosca e Parigi, il direttore generale Museo del Louvre, Henry Loirette, ha ricordato la cooperazione che da anni lega il Louvre al museo moscovita, e ha informato di alcuni piani congiunti. Per noi è sempre una gioia lavorare con il Museo Pushkin. E’ un museo di altissimo livello, organismo integro e universale. Insieme abbiamo realizzato dei grandi progetti in Russia e in Francia. Cogliamo l’occasione per congratularci con il Museo Pushkin e la sua direttrice per i cent’anni del Museo. Per quanto riguarda la cooperazione tra i musei russi e francesi, in tutto ci sono state cinque grandi mostre di pittura e di arte applicata francese, prestate dal Museo del Louvre, ma l’evento più memorabile, ha detto Irina Antonova, rimane pur sempre l’esposizione della «Gioconda», che allora lasciava Parigi per la terza volta nella storia del museo. La «Gioconda» è stata esposta nel 1974. E’ stata una festa infinita per tutti. La coda delle persone che la volevano vedere era interminabile. Chi non riusciva a entrare prima della chiusura restava per tutta la notte per vedere il capolavoro il giorno dopo. Anche il Museo Pushkin è generoso col Louvre, - ha aggiunto Irina Antonova. Mandiamo a Parigi molti quadri, come del resto anche in altri musei del mondo. Tra poco porteremo in Francia «La Fornarina» di Giulio Romano, uno degli artisti più vicini a Raffaello. Quando si tratta di scambio di opere d’arte, ha rilevato Irina Antonova, la cosa più importante è la fiducia. Le celebrazioni dedicate ai 100 anni del Museo Pushkin si sono svolte il 31 maggio 2012 al Teatro Bolshoi di Mosca.
МУЗЕЙ ИЗОБРАЗИТЕЛЬНЫХ ИСКУССТВ им.ПУШКИНА - 100 лет
Il Museo delle arti figurative «PUSHKIN» di Mosca, famoso per la sua raccolta di arte occidentale, si sta preparando a festeggiare i 100 anni della sua storia. La data ricorre il 31 maggio 2012. Le congratulazioni stanno pervenendo dai musei di tutto il mondo. Tra i primi ha voluto rendere omaggio il Museo del Louvre.
Oggi al Museo Pushkin si possono vedere ben quattro opere, prestate dal museo parigino nell’ambito del progetto «Museo immaginario» dedicato alla ricorrenza. Ma i due musei non si sono limitati allo scambio di opere d’arte. Durante un ponte televisivo che ha collegato Mosca e Parigi, il direttore generale Museo del Louvre, Henry Loirette, ha ricordato la cooperazione che da anni lega il Louvre al museo moscovita, e ha informato di alcuni piani congiunti. Per noi è sempre una gioia lavorare con il Museo Pushkin. E’ un museo di altissimo livello, organismo integro e universale. Insieme abbiamo realizzato dei grandi progetti in Russia e in Francia. Cogliamo l’occasione per congratularci con il Museo Pushkin e la sua direttrice per i cent’anni del Museo. Per quanto riguarda la cooperazione tra i musei russi e francesi, in tutto ci sono state cinque grandi mostre di pittura e di arte applicata francese, prestate dal Museo del Louvre, ma l’evento più memorabile, ha detto Irina Antonova, rimane pur sempre l’esposizione della «Gioconda», che allora lasciava Parigi per la terza volta nella storia del museo. La «Gioconda» è stata esposta nel 1974. E’ stata una festa infinita per tutti. La coda delle persone che la volevano vedere era interminabile. Chi non riusciva a entrare prima della chiusura restava per tutta la notte per vedere il capolavoro il giorno dopo. Anche il Museo Pushkin è generoso col Louvre, - ha aggiunto Irina Antonova. Mandiamo a Parigi molti quadri, come del resto anche in altri musei del mondo. Tra poco porteremo in Francia «La Fornarina» di Giulio Romano, uno degli artisti più vicini a Raffaello. Quando si tratta di scambio di opere d’arte, ha rilevato Irina Antonova, la cosa più importante è la fiducia. Le celebrazioni dedicate ai 100 anni del Museo Pushkin si sono svolte il 31 maggio 2012 al Teatro Bolshoi di Mosca.
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| Museo delle arti fugurative PUSHKUN 1.jpg | |
| Descrizione: | MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» |
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| Descrizione: | MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» |
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Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
«LA PITTURA ITALIANA AL MUSEO «PUSHKIN» DI MOSCA»
«ИТАЛЬЯНСКАЯ ЖИВОПИСЬ В ПУШКИНСКОМ МУЗЕЕ МОСКВЫ»
Museo delle Arti Figurative «PUSHKIN»
Музей Изобразительных Искусств им. Пушкина
Il Museo venne fondato grazie all’iniziativa di un professore dell’Università di Mosca Ivan Tsvetajev (Иван Цветаев), padre della celebre poetessa russa Marina Tsvetajeva (Марина Цветаева), il quale organizzò la raccolta di offerte per costruzione dell’edificio e per l’acquisto dei pezzi di esposizione. Attualmente il Museo possiede la più grande collezione, dopo l’Ermitage, di opere delle arti figurative mondiali. Nei suoi fondi ci sono più di 600 mila quadri, disegni e incisioni, sculture e oggetti di arte applicata.
Pittura italiana: Ignoti veneziani e ignoti fiorentini del secolo: Roberto Oderisi («Madonna del latte»; «Pietà»), Segni di Bonaventura («Crocifisso»; «Madonna col Bambino»), Lippo Memmi («S.Maria Maddalena»; «S.Agostino»), Rossello di Iacopo Franchi («Madonna e Santi»), Francesco d’Antonio da Viterbo («Polittico»), Lorenzo Monaco («Madonna col Bambino»), Sassetta («Ss.Lorenzo e Stefano»), Andrea di Bartolo («Madonna»), Sano di Pietro («Madonna col Bambino»; «Decollazione del Battista»), Simone dei Crocifissi («Annunciazione»), Matteo di Giovanni di Bartolo («Madonna col Bambino e i Ss.Caterina e Cristoforo»), Neri di Bicci («Madonna col Bambino»; «Ascensione»), Pietro Lianori («Polittico»), Giovanni di Bartolomeo Cristiani («Madonna in trono»).
Vittore Crivelli («Polittico»), Guidoccio Cozzarelli di Giovanni («Battesimo di Cristo»), Perugino («Madonna col Bambino»), scuola del Perugino («Pietà»), Pier Francesco Fiorentino («Natività»), Bernardino Licinio («Ritratto maschile»; «Salome»), Cima da Conegliano («Pietà»), Paris Bordone («Madonna col Bambino e i Ss.Giovanni Battista e Giorgio»), Dosso Dossi («Paesaggio con la Vita di un Santo»), Giulio Romano («La Fornarina»), Savoldo (Tentazione di S. Antonio), Francesco Salviati («Ritratto di Giovane»; «Ritratto di un prelato»), Bachiacca, Francia, Butinone («Madonna col Bambino»), Botticelli («Annunciazione»), Boltraffio («S.Sebastiano»), Gaudenzio Ferrari («S.Cecilia»; «S.Margherita»), Sodoma («Crocefissione»), Marco d’Oggiono, Cesare da Sesto («S.Girolamo»), Bronzino («Ritratto maschile»; «Sacra Famiglia»), Veronese («Fuga in Egitto»), Moretto («Madonna col Bambino»), Leandro Bassano («Cristo agli Ulivi»), Cima da Conegliano («Cristo in trono»; «Madonna col Bambino»), Procaccini («Ritratto maschile»; «Deposizione»), Iacopo Chimenti da Empoli, Cristofano Allori («Ritratto maschile»), Giovan Battista Maldini («Chiamata di S.Matteo»), Garofalo («Natività»), Veronese («Resurrezione»), Tintoretto («Ritratto maschile»), Palma il G. («Adorazione dei pastori», «S.Girolamo»; «Cristo risana un malato»), Sebastiano del Piombo («Ritratto del card. Antonio Palla vicini»).
Morazzone («Estasi di S.Francesco»), Gentileschi («Ragazza col liuto»), Fra’ Bartolomeo («Sacra Famiglia»), «Veronese Minerva»), Salvator Rosa, Mantegna («Ritratto virile»), Giambellino, Correggi. Tiziano («Venere e Amore»), Iacopo e Francesco Bassano.
«ИТАЛЬЯНСКАЯ ЖИВОПИСЬ В ПУШКИНСКОМ МУЗЕЕ МОСКВЫ»
Museo delle Arti Figurative «PUSHKIN»
Музей Изобразительных Искусств им. Пушкина
Il Museo venne fondato grazie all’iniziativa di un professore dell’Università di Mosca Ivan Tsvetajev (Иван Цветаев), padre della celebre poetessa russa Marina Tsvetajeva (Марина Цветаева), il quale organizzò la raccolta di offerte per costruzione dell’edificio e per l’acquisto dei pezzi di esposizione. Attualmente il Museo possiede la più grande collezione, dopo l’Ermitage, di opere delle arti figurative mondiali. Nei suoi fondi ci sono più di 600 mila quadri, disegni e incisioni, sculture e oggetti di arte applicata.
Pittura italiana: Ignoti veneziani e ignoti fiorentini del secolo: Roberto Oderisi («Madonna del latte»; «Pietà»), Segni di Bonaventura («Crocifisso»; «Madonna col Bambino»), Lippo Memmi («S.Maria Maddalena»; «S.Agostino»), Rossello di Iacopo Franchi («Madonna e Santi»), Francesco d’Antonio da Viterbo («Polittico»), Lorenzo Monaco («Madonna col Bambino»), Sassetta («Ss.Lorenzo e Stefano»), Andrea di Bartolo («Madonna»), Sano di Pietro («Madonna col Bambino»; «Decollazione del Battista»), Simone dei Crocifissi («Annunciazione»), Matteo di Giovanni di Bartolo («Madonna col Bambino e i Ss.Caterina e Cristoforo»), Neri di Bicci («Madonna col Bambino»; «Ascensione»), Pietro Lianori («Polittico»), Giovanni di Bartolomeo Cristiani («Madonna in trono»).
Vittore Crivelli («Polittico»), Guidoccio Cozzarelli di Giovanni («Battesimo di Cristo»), Perugino («Madonna col Bambino»), scuola del Perugino («Pietà»), Pier Francesco Fiorentino («Natività»), Bernardino Licinio («Ritratto maschile»; «Salome»), Cima da Conegliano («Pietà»), Paris Bordone («Madonna col Bambino e i Ss.Giovanni Battista e Giorgio»), Dosso Dossi («Paesaggio con la Vita di un Santo»), Giulio Romano («La Fornarina»), Savoldo (Tentazione di S. Antonio), Francesco Salviati («Ritratto di Giovane»; «Ritratto di un prelato»), Bachiacca, Francia, Butinone («Madonna col Bambino»), Botticelli («Annunciazione»), Boltraffio («S.Sebastiano»), Gaudenzio Ferrari («S.Cecilia»; «S.Margherita»), Sodoma («Crocefissione»), Marco d’Oggiono, Cesare da Sesto («S.Girolamo»), Bronzino («Ritratto maschile»; «Sacra Famiglia»), Veronese («Fuga in Egitto»), Moretto («Madonna col Bambino»), Leandro Bassano («Cristo agli Ulivi»), Cima da Conegliano («Cristo in trono»; «Madonna col Bambino»), Procaccini («Ritratto maschile»; «Deposizione»), Iacopo Chimenti da Empoli, Cristofano Allori («Ritratto maschile»), Giovan Battista Maldini («Chiamata di S.Matteo»), Garofalo («Natività»), Veronese («Resurrezione»), Tintoretto («Ritratto maschile»), Palma il G. («Adorazione dei pastori», «S.Girolamo»; «Cristo risana un malato»), Sebastiano del Piombo («Ritratto del card. Antonio Palla vicini»).
Morazzone («Estasi di S.Francesco»), Gentileschi («Ragazza col liuto»), Fra’ Bartolomeo («Sacra Famiglia»), «Veronese Minerva»), Salvator Rosa, Mantegna («Ritratto virile»), Giambellino, Correggi. Tiziano («Venere e Amore»), Iacopo e Francesco Bassano.
Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
Пушкинский музей обновил экспозицию итальянской живописи
Il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» ha aggiornato l'esposizione della pittura italiana
Nell'edificio principale del Museo delle Arti Figurative «Pushkin» è stata aperta una rinnovata esposizione della pittura italiana dei secoli XVII-XVIII, che comprende decine di dipinti e due sculture. Tra le opere presentate nel padiglione 17 vi sono opere precedentemente esposte, ma non incluse nel riorganizzato allestimento del padiglione 9, nonché dipinti provenienti dai magazzini del museo, presentati al pubblico per la prima volta da molto tempo. Per la prima volta i visitatori potranno vedere insieme sei composizioni di Bernardo Bellotto, nipote di Giovanni Antonio Canal (Canaletto), che appartengono a due famose serie: vedute di Dresda e Pirna e vedute di Roma. Delle quattro composizioni con vedute di Dresda e Pirna, solo due sono state precedentemente esposte.
Per la prima volta vengono presentate al pubblico per la prima volta tutte le opere di Giovanni Paolo Panini, che lavorò a Roma nel Settecento, conservate nel Museo «Pushkin». Fu il primo a introdurre la moda in Europa per le composizioni raffiguranti antiche rovine con figure. Nella rinnovata esposizione del padiglione 17 si possono ammirare cinque opere dell'artista.
Un'altra sorpresa per il pubblico è il dipinto «Paesaggio con eremita» dell'eccezionale artista genovese Alessandro Magnasco, da lui scritto in collaborazione con Antonio Francesco Peruzzini. L'opera è stata acquisita nella collezione del Museo «Pushkin» nel 2011 e inclusa per la prima volta nella mostra permanente. Ritornò nelle sale la tela «Carnevale» di Giuseppe Bonito, artista napoletano del 1700, che divenne famoso grazie ai suoi dipinti a soggetto di genere. I dipinti della sala sono completati da due busti marmorei di Giovanni Battista Foggini.
Il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» ha aggiornato l'esposizione della pittura italiana
Nell'edificio principale del Museo delle Arti Figurative «Pushkin» è stata aperta una rinnovata esposizione della pittura italiana dei secoli XVII-XVIII, che comprende decine di dipinti e due sculture. Tra le opere presentate nel padiglione 17 vi sono opere precedentemente esposte, ma non incluse nel riorganizzato allestimento del padiglione 9, nonché dipinti provenienti dai magazzini del museo, presentati al pubblico per la prima volta da molto tempo. Per la prima volta i visitatori potranno vedere insieme sei composizioni di Bernardo Bellotto, nipote di Giovanni Antonio Canal (Canaletto), che appartengono a due famose serie: vedute di Dresda e Pirna e vedute di Roma. Delle quattro composizioni con vedute di Dresda e Pirna, solo due sono state precedentemente esposte.
Per la prima volta vengono presentate al pubblico per la prima volta tutte le opere di Giovanni Paolo Panini, che lavorò a Roma nel Settecento, conservate nel Museo «Pushkin». Fu il primo a introdurre la moda in Europa per le composizioni raffiguranti antiche rovine con figure. Nella rinnovata esposizione del padiglione 17 si possono ammirare cinque opere dell'artista.
Un'altra sorpresa per il pubblico è il dipinto «Paesaggio con eremita» dell'eccezionale artista genovese Alessandro Magnasco, da lui scritto in collaborazione con Antonio Francesco Peruzzini. L'opera è stata acquisita nella collezione del Museo «Pushkin» nel 2011 e inclusa per la prima volta nella mostra permanente. Ritornò nelle sale la tela «Carnevale» di Giuseppe Bonito, artista napoletano del 1700, che divenne famoso grazie ai suoi dipinti a soggetto di genere. I dipinti della sala sono completati da due busti marmorei di Giovanni Battista Foggini.
| Museo delle Arti Figurative.jpg | |
| Descrizione: | Il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» |
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Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
«ОБРАЗОВАТЕЛЬНАЯ ПРОГРАММА»
«PROGRAMMA EDUCATIVO»
Il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» presenta un programma di conferenze, discussioni ed eventi speciali per la mostra «Il calderone dell'alchimista» («Котел алхимика). Sguardo tattile e percezione non visiva. L'esposizione si rivolge all'antropologia storica dei sensi e alla fenomenologia per parlare dei diversi modi di percepire l'arte. Il programma didattico è dedicato alla diversità di vedute sui processi che si svolgono all'interno di un museo moderno. La prossima discussione «Iconografia della cecità, accecamento e guarigione» («Иконография слепоты, ослепления и исцеления») si svolgerà il 6 settembre 2022. Tutti gli eventi si terranno con traduzione nella lingua dei segni russa.
«PROGRAMMA EDUCATIVO»
Il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» presenta un programma di conferenze, discussioni ed eventi speciali per la mostra «Il calderone dell'alchimista» («Котел алхимика). Sguardo tattile e percezione non visiva. L'esposizione si rivolge all'antropologia storica dei sensi e alla fenomenologia per parlare dei diversi modi di percepire l'arte. Il programma didattico è dedicato alla diversità di vedute sui processi che si svolgono all'interno di un museo moderno. La prossima discussione «Iconografia della cecità, accecamento e guarigione» («Иконография слепоты, ослепления и исцеления») si svolgerà il 6 settembre 2022. Tutti gli eventi si terranno con traduzione nella lingua dei segni russa.
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«ПОСЛЕ ИМПРЕССИОНИЗМА»
«DOPO L'IMPRESSIONISMO»
Il 18 aprile 2023, il Museo delle Arti Figurative «PUSHKIN» inaugurerà la mostra «Dopo l'impressionismo» («После импрессионизма»). La pittura russa in dialogo con la nuova arte occidentale. Il grande progetto, che occupa tre piani della Galleria, è dedicato alla vita artistica dell'Europa e della Russia tra la seconda metà dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. La mostra presenta opere di Claude Monet, Auguste Renoir, Paul Gauguin, Vincent van Gogh, Henri Matisse, Pablo Picasso, così come artisti russi: Ilja Repin, Valentin Serov, Mikhail Larionov, Natalia Gonciarova, Kazimir Malevich e altri. La mostra presenta un nuovo sguardo sull'era della ricerca dei linguaggi artistici nell'arte russa e occidentale a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Il tema centrale dell'esposizione era l'impressionismo, così come le ricerche artistiche di Cézanne, Van Gogh e Gauguin. Il progetto mostra anche lo sviluppo della pittura russa all'inizio del secolo e racconta come si è evoluta da scuola d'arte regionale a centro di punta dell'avanguardia europea. I visitatori della mostra vedranno come hanno interagito l'arte russa ed europea, sull'esempio delle opere di Perov, Repin e Vasnetsov, che hanno conosciuto la vita artistica di Parigi nel periodo di massimo splendore dell'impressionismo. In mostra anche opere di Malevich, Tatlin, Kandinskij, Larionov e Rozanova, che hanno portato l'arte del modernismo a un nuovo livello mondiale.
«DOPO L'IMPRESSIONISMO»
Il 18 aprile 2023, il Museo delle Arti Figurative «PUSHKIN» inaugurerà la mostra «Dopo l'impressionismo» («После импрессионизма»). La pittura russa in dialogo con la nuova arte occidentale. Il grande progetto, che occupa tre piani della Galleria, è dedicato alla vita artistica dell'Europa e della Russia tra la seconda metà dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. La mostra presenta opere di Claude Monet, Auguste Renoir, Paul Gauguin, Vincent van Gogh, Henri Matisse, Pablo Picasso, così come artisti russi: Ilja Repin, Valentin Serov, Mikhail Larionov, Natalia Gonciarova, Kazimir Malevich e altri. La mostra presenta un nuovo sguardo sull'era della ricerca dei linguaggi artistici nell'arte russa e occidentale a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Il tema centrale dell'esposizione era l'impressionismo, così come le ricerche artistiche di Cézanne, Van Gogh e Gauguin. Il progetto mostra anche lo sviluppo della pittura russa all'inizio del secolo e racconta come si è evoluta da scuola d'arte regionale a centro di punta dell'avanguardia europea. I visitatori della mostra vedranno come hanno interagito l'arte russa ed europea, sull'esempio delle opere di Perov, Repin e Vasnetsov, che hanno conosciuto la vita artistica di Parigi nel periodo di massimo splendore dell'impressionismo. In mostra anche opere di Malevich, Tatlin, Kandinskij, Larionov e Rozanova, che hanno portato l'arte del modernismo a un nuovo livello mondiale.
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«ЗОЛОТО САРМАТСКИХ ВОЖДЕЙ»
«L’ORO DEI CAPI SARMATI»
Il 25 aprile 2023, il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» apre una nuova mostra «L'oro dei capi sarmati» («Золото сарматских вождей»). L'esposizione comprende oggetti della metà del I millennio a.C. e., che apparteneva agli antichi nomadi sarmati. Tra gli oggetti esposti ci sono armature protettive e parti di munizioni, spade e pugnali, lance, archi e punte di freccia, pietre di paragone, finimenti per cavalli, abbigliamento ed elementi del suo arredamento, gioielli, specchi, cucchiai d'osso, altari di pietra, nonché cervi «d'oro» e altri oggetti rituali. L'esposizione presenta anche autentici oggetti d'oro e d'argento provenienti dai fondi del Museo di storia locale del governatore di Orenburg, che vengono esposti per la prima volta al di fuori di esso.
«L’ORO DEI CAPI SARMATI»
Il 25 aprile 2023, il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» apre una nuova mostra «L'oro dei capi sarmati» («Золото сарматских вождей»). L'esposizione comprende oggetti della metà del I millennio a.C. e., che apparteneva agli antichi nomadi sarmati. Tra gli oggetti esposti ci sono armature protettive e parti di munizioni, spade e pugnali, lance, archi e punte di freccia, pietre di paragone, finimenti per cavalli, abbigliamento ed elementi del suo arredamento, gioielli, specchi, cucchiai d'osso, altari di pietra, nonché cervi «d'oro» e altri oggetti rituali. L'esposizione presenta anche autentici oggetti d'oro e d'argento provenienti dai fondi del Museo di storia locale del governatore di Orenburg, che vengono esposti per la prima volta al di fuori di esso.
| L'oro dei capi sarmati».jpg | |
| Descrizione: | «L’ORO DEI CAPI SARMATI» |
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Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
Il 25 aprile 2023, il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» apre la mostra «L'oro dei capi sarmati» («Золото сарматских вождей»), che presenta monumenti unici dell'antico popolo. I manufatti presentati alla mostra sono un monumento a un'enorme formazione etnica vissuta, tra l'altro, sul territorio della Russia: questi sono i Sarmati, di cui non si sa veramente nulla. I Sarmati non avevano una lingua scritta, quindi tutte le informazioni su di loro provenivano da fonti parallele: greci e persiani scrivevano sui Sarmati. Nel dizionario archeologico, il termine «oro sarmato» è apparso alla fine degli anni '80. Il motivo sono stati i ritrovamenti fatti durante la ricerca dei tumuli Filippovskij (a sud della regione russa di Orenburg). Gli oggetti trovati in oro sono datati al V-IV secolo A.C. La scoperta dei tumuli Filippovskij, a suo tempo, si trasformò in una sensazione archeologica, perché questa è la più grande testimonianza della vita, della vita e dell'arte applicata dei Sarmati. Le mostre presentate alla mostra non sono mai state esposte a Mosca.
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| Descrizione: | «L'oro dei capi sarmati» |
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| L'oro dei capi sarmati» 2.jpg | |
| Descrizione: | «L'oro dei capi sarmati» |
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| Descrizione: | «L'oro dei capi sarmati» |
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Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
«LO SPAZIO DELL'IMMAGINE»
Nell'ottobre 2023 avrà inizio una serie di incontri del videoclub «Lo Spazio dell'immagine» («Пространство образа» «Image Space») al Museo delle Arti Figurative «Pushkin». I partecipanti avranno l'opportunità di approfondire la loro comprensione e percezione delle opere attraverso dibattiti. Secondo gli organizzatori, il formato ti consentirà di comprendere meglio il significato e il contesto della raccolta, nonché di condividere pensieri e impressioni con persone che la pensano allo stesso modo. Il programma prevede otto proiezioni video che vi permetteranno di vedere e discutere con gli esperti più di una dozzina di opere di autori contemporanei russi e stranieri.
Nell'ottobre 2023 avrà inizio una serie di incontri del videoclub «Lo Spazio dell'immagine» («Пространство образа» «Image Space») al Museo delle Arti Figurative «Pushkin». I partecipanti avranno l'opportunità di approfondire la loro comprensione e percezione delle opere attraverso dibattiti. Secondo gli organizzatori, il formato ti consentirà di comprendere meglio il significato e il contesto della raccolta, nonché di condividere pensieri e impressioni con persone che la pensano allo stesso modo. Il programma prevede otto proiezioni video che vi permetteranno di vedere e discutere con gli esperti più di una dozzina di opere di autori contemporanei russi e stranieri.
| Museo delle Arti Figurative «Pushkin».jpg | |
| Descrizione: | Museo delle Arti Figurative «Pushkin» |
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Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
«КНИЖНАЯ ЯРМАРКА»
«FIERA DEL LIBRO»
Il 29 settembre 2023 si aprirà una Fiera del Libro al Museo delle Arti Figurative «Pushkin» di Mosca. Conterrà cataloghi di mostre provenienti dalle collezioni del Museo, rare pubblicazioni di storia dell'arte e di numismatica, libri accademici e per bambini. Soprattutto per gli ospiti della fiera, il Museo presenterà nuovamente i suoi cataloghi delle mostre passate, tra cui «Cai Guoqiang. Ottobre», «Raffaello. Poesia dell'immagine. Opere dalle Gallerie degli Uffizi e da altre collezioni italiane», «Tiziano» e «Rubens, Van Dyck, Jordaens... Capolavori della pittura fiamminga dalle collezioni del Principe del Liechtenstein» e altri. Il legame tra pittura e musica è discusso nel catalogo «Sia colore che suono». La pubblicazione è stata preparata per la mostra 2014-2015, curata dalla Presidente del Museo, Irina Antonova. Le riproduzioni di varie dimensioni di 36 dipinti provenienti dai principali musei russi e stranieri sono accompagnate da affascinanti saggi-commenti del famoso clavicembalista, musicologo e traduttore russo Aleksandr Majkapar. In fiera troverete pubblicazioni sulla storia della fotografia, collane di libri ludici ed educativi per bambini e souvenir. L'ingresso alla fiera del libro è gratuito. Per entrare nel museo è necessario il biglietto.
«FIERA DEL LIBRO»
Il 29 settembre 2023 si aprirà una Fiera del Libro al Museo delle Arti Figurative «Pushkin» di Mosca. Conterrà cataloghi di mostre provenienti dalle collezioni del Museo, rare pubblicazioni di storia dell'arte e di numismatica, libri accademici e per bambini. Soprattutto per gli ospiti della fiera, il Museo presenterà nuovamente i suoi cataloghi delle mostre passate, tra cui «Cai Guoqiang. Ottobre», «Raffaello. Poesia dell'immagine. Opere dalle Gallerie degli Uffizi e da altre collezioni italiane», «Tiziano» e «Rubens, Van Dyck, Jordaens... Capolavori della pittura fiamminga dalle collezioni del Principe del Liechtenstein» e altri. Il legame tra pittura e musica è discusso nel catalogo «Sia colore che suono». La pubblicazione è stata preparata per la mostra 2014-2015, curata dalla Presidente del Museo, Irina Antonova. Le riproduzioni di varie dimensioni di 36 dipinti provenienti dai principali musei russi e stranieri sono accompagnate da affascinanti saggi-commenti del famoso clavicembalista, musicologo e traduttore russo Aleksandr Majkapar. In fiera troverete pubblicazioni sulla storia della fotografia, collane di libri ludici ed educativi per bambini e souvenir. L'ingresso alla fiera del libro è gratuito. Per entrare nel museo è necessario il biglietto.
| Fiera del Libro al Museo delle Arti Figurative «Pushkin» di Mosca.jpg | |
| Descrizione: | Fiera del Libro al Museo delle Arti Figurative «Pushkin» di Mosca |
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Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
Il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» prevede di digitalizzare completamente la sua vasta collezione. Lo ha annunciato il direttore del museo in seguito alla firma di un accordo di cooperazione tra il Museo delle Arti Figurative e Sberbank nello sviluppo delle tecnologie digitali e delle tecnologie di intelligenza artificiale. La digitalizzazione è una parte importante del lavoro che aiuta curatori e ricercatori. Digitalizzare una collezione è un compito enorme che fino ad oggi nessun museo al mondo è stato in grado di affrontare. Speriamo quindi, con l’aiuto di Sberbank, di digitalizzare la collezione al 100%, ha affermato il direttore del Museo. Nell'ambito dell'accordo, si prevede di sviluppare soluzioni al problema che i musei ora devono affrontare: quale lingua parlare ai bambini moderni abituati a vivere in un mondo digitale. Non è possibile scorrere l'immagine di Claude Monet sullo schermo, pende come pende e non gli può succedere nient'altro. Tradurre il linguaggio tradizionale dei display in un linguaggio digitale, il linguaggio delle nuove generazioni, è per noi estremamente importante. Questo è un esperimento, questa è una storia completamente sperimentale. Nell'ambito della digitalizzazione della collezione del museo, potrebbe apparire una risorsa che conterrà informazioni utili sulle mostre.
| Museo delle Arti Figurative «Pushkin».jpg | |
| Descrizione: | IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA |
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Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
«FIORI, FRUTTI, STRUMENTI MUSICALI NELLA PITTURA ITALIANA DEL BAROCCO»
«ЦВЕТЫ, ПЛОДЫ, МУЗЫКАЛЬНЫЕ ИНСТРУМЕНТЫ В ИТАЛЬЯНСКОЙ ЖИВОПИСИ ЭПОХИ БАРОККО»
Il 5 marzo 2024 verrà inaugurata al Museo delle Arti Figurative «Pushkin» la mostra «Fiori, frutti, strumenti musicali nella pittura barocca italiana» («Цветы, плоды, музыкальные инструменты в итальянской живописи эпохи барокко»). Questa è la prima mostra di natura morta italiana in Russia. La mostra esporrà 70 opere di pittura italiana provenienti dalle collezioni dei musei russi: il Museo delle Arti Figurative «Pushkin», l'Ermitage, la Riserva-museo statale di Peterhof, la Galleria d'arte statale di Perm. Il genere della natura morta è associato principalmente all’Olanda, dove ha determinato in gran parte il volto della scuola di pittura nazionale e nel tempo si è trasformato in una sorta di standard del genere. La natura morta italiana attirò l'attenzione dei ricercatori solo negli anni '20 e divenne una delle scoperte del XX secolo. In Russia questo aspetto dell’arte barocca rimane ancora poco conosciuto non solo dal grande pubblico, ma anche dagli specialisti. In Italia hanno svolto un ruolo importante i centri d’arte locali, ognuno dei quali aveva una propria personalità unica. A Napoli i pittori erano specializzati in nature morte floreali e «cacce di pesce», a Roma in tele decorative con fiori e frutti sullo sfondo di parchi, ea Bergamo erano di moda immagini di strumenti musicali. I nomi presentati in mostra sono nuovi per lo spettatore russo: si tratta dei napoletani Giuseppe Recco, Giuseppe Ruoppolo, Paolo Porpora, dei romani Michelangelo del Campidoglio, Francesco Noletti, detto il Maltese, Michelangelo Cerquozzi, del fiorentino Jacopo da Empoli, oltre a artisti che operarono nel nord Italia, a Genova, Venezia, nelle città della Lombardia e dell'Emilia-Romagna.
«ЦВЕТЫ, ПЛОДЫ, МУЗЫКАЛЬНЫЕ ИНСТРУМЕНТЫ В ИТАЛЬЯНСКОЙ ЖИВОПИСИ ЭПОХИ БАРОККО»
Il 5 marzo 2024 verrà inaugurata al Museo delle Arti Figurative «Pushkin» la mostra «Fiori, frutti, strumenti musicali nella pittura barocca italiana» («Цветы, плоды, музыкальные инструменты в итальянской живописи эпохи барокко»). Questa è la prima mostra di natura morta italiana in Russia. La mostra esporrà 70 opere di pittura italiana provenienti dalle collezioni dei musei russi: il Museo delle Arti Figurative «Pushkin», l'Ermitage, la Riserva-museo statale di Peterhof, la Galleria d'arte statale di Perm. Il genere della natura morta è associato principalmente all’Olanda, dove ha determinato in gran parte il volto della scuola di pittura nazionale e nel tempo si è trasformato in una sorta di standard del genere. La natura morta italiana attirò l'attenzione dei ricercatori solo negli anni '20 e divenne una delle scoperte del XX secolo. In Russia questo aspetto dell’arte barocca rimane ancora poco conosciuto non solo dal grande pubblico, ma anche dagli specialisti. In Italia hanno svolto un ruolo importante i centri d’arte locali, ognuno dei quali aveva una propria personalità unica. A Napoli i pittori erano specializzati in nature morte floreali e «cacce di pesce», a Roma in tele decorative con fiori e frutti sullo sfondo di parchi, ea Bergamo erano di moda immagini di strumenti musicali. I nomi presentati in mostra sono nuovi per lo spettatore russo: si tratta dei napoletani Giuseppe Recco, Giuseppe Ruoppolo, Paolo Porpora, dei romani Michelangelo del Campidoglio, Francesco Noletti, detto il Maltese, Michelangelo Cerquozzi, del fiorentino Jacopo da Empoli, oltre a artisti che operarono nel nord Italia, a Genova, Venezia, nelle città della Lombardia e dell'Emilia-Romagna.
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| Descrizione: | «FIORI, FRUTTI, STRUMENTI MUSICALI NELLA PITTURA ITALIANA DEL BAROCCO» Museo delle Arti Figurative «Pushkin» |
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Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
«L’AGGIORNAMENTO DELLA MOSTRA»
«ОБНОВЛЕНИЕ ЭКСПОЗИЦИИ»
Il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» ha aperto una mostra permanente aggiornata di sale d'arte francese del XVII - primo terzo del XIX secolo e arte italiana del XVII - XVIII secolo. Per la prima volta dalla riesposizione del 2021, divenuta soluzione temporanea, i dipinti di artisti italiani e francesi sono tornati nelle sale del secondo piano dell'Edificio Centrale. Il numero delle opere esposte è quasi raddoppiato; ai dipinti si affiancano monumenti di scultura e di arte applicata. Nelle sale rinnovate, la scultura gioca un ruolo importante: è tornato il ritratto in terracotta di Pierre Corneille, così come la «Ninfa del fiume» di Claude Clodion. Inoltre in tutte le sale sono presenti oggetti di arte decorativa e applicata, soprattutto nella sala rococò. Per la prima volta dopo un complesso restauro, al pubblico viene mostrata l'opera di Nicolas Poussin – «Satiro e Ninfa», nonché una tela che per molti anni è rimasta nel magazzino come ritratto di un «maestro sconosciuto» - questo è l'opera del ritrattista Iacinthe Rigaud. Inoltre, il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» ha aperto sale rinnovate di arte italiana dei secoli XVII-XVIII. Per la prima volta dopo il restauro è esposto il dipinto «Davide con la testa di Golia» di Domenico Fetti. Tra le opere mai presentate prima, spicca «Paesaggio con monaci ed eremiti» di Alessandro Magnasco e Antonio Francesco Peruzzini, la grande opera allegorica «Amore e vizi disarma la giustizia» di Luca Giordano.
«ОБНОВЛЕНИЕ ЭКСПОЗИЦИИ»
Il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» ha aperto una mostra permanente aggiornata di sale d'arte francese del XVII - primo terzo del XIX secolo e arte italiana del XVII - XVIII secolo. Per la prima volta dalla riesposizione del 2021, divenuta soluzione temporanea, i dipinti di artisti italiani e francesi sono tornati nelle sale del secondo piano dell'Edificio Centrale. Il numero delle opere esposte è quasi raddoppiato; ai dipinti si affiancano monumenti di scultura e di arte applicata. Nelle sale rinnovate, la scultura gioca un ruolo importante: è tornato il ritratto in terracotta di Pierre Corneille, così come la «Ninfa del fiume» di Claude Clodion. Inoltre in tutte le sale sono presenti oggetti di arte decorativa e applicata, soprattutto nella sala rococò. Per la prima volta dopo un complesso restauro, al pubblico viene mostrata l'opera di Nicolas Poussin – «Satiro e Ninfa», nonché una tela che per molti anni è rimasta nel magazzino come ritratto di un «maestro sconosciuto» - questo è l'opera del ritrattista Iacinthe Rigaud. Inoltre, il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» ha aperto sale rinnovate di arte italiana dei secoli XVII-XVIII. Per la prima volta dopo il restauro è esposto il dipinto «Davide con la testa di Golia» di Domenico Fetti. Tra le opere mai presentate prima, spicca «Paesaggio con monaci ed eremiti» di Alessandro Magnasco e Antonio Francesco Peruzzini, la grande opera allegorica «Amore e vizi disarma la giustizia» di Luca Giordano.
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Oggetto: IL MUSEO DELLE ARTI FIGURATIVE «PUSHKIN» DI MOSCA
«КНИЖНАЯ ЯРМАРКА» «FIERA DEL LIBRO»
Dal 24 al 26 maggio 2024 il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» ospiterà una fiera del libro. Lì potrete acquistare cataloghi di mostre, pubblicazioni rare di storia dell'arte e numismatica, libri per bambini, nonché souvenir e accessori a prezzi convenienti. Il Museo «Pushkin» presenterà appositamente agli ospiti della fiera i cataloghi delle mostre passate, tra cui «Bill Viola. Viaggio dell'anima», «Raffaello. Poesia dell'immagine. Opere dalle Gallerie degli Uffizi e da altre collezioni in Italia», «Ksenia Hausner. Bugie vere», «Shchukin. Biografia della collezione». Il museo presta grande attenzione anche alle pubblicazioni per bambini. I dipendenti del «Museyon Center» for «Aesthetic Education» e dei dipartimenti scientifici stanno sviluppando giochi e serie educative. Con l'aiuto dei libri «Imparare a fare un'incisione» e «Imparare a disegnare» i bambini potranno muovere i primi passi verso la conoscenza dell'arte e del museo.
Dal 24 al 26 maggio 2024 il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» ospiterà una fiera del libro. Lì potrete acquistare cataloghi di mostre, pubblicazioni rare di storia dell'arte e numismatica, libri per bambini, nonché souvenir e accessori a prezzi convenienti. Il Museo «Pushkin» presenterà appositamente agli ospiti della fiera i cataloghi delle mostre passate, tra cui «Bill Viola. Viaggio dell'anima», «Raffaello. Poesia dell'immagine. Opere dalle Gallerie degli Uffizi e da altre collezioni in Italia», «Ksenia Hausner. Bugie vere», «Shchukin. Biografia della collezione». Il museo presta grande attenzione anche alle pubblicazioni per bambini. I dipendenti del «Museyon Center» for «Aesthetic Education» e dei dipartimenti scientifici stanno sviluppando giochi e serie educative. Con l'aiuto dei libri «Imparare a fare un'incisione» e «Imparare a disegnare» i bambini potranno muovere i primi passi verso la conoscenza dell'arte e del museo.
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| Descrizione: | Dal 24 al 26 maggio 2024 il Museo delle Arti Figurative «Pushkin» ospiterà una fiera del libro. |
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