----------------------------------- Zarevich Martedì, 04 Marzo 2008, 16:38 «L’UCCELLO DI FUOCO» di Igor Stravinskij ----------------------------------- Igor Stravinskij (1882-1971) Игорь Стравинский «L’UCCELLO DI FUOCO» «ЖАР-ПТИЦА» Balletto in un atto Libretto di Mikhail Fòkin (Михаил Фокин) Prima rappresentazione Parigi, Grand’Opera 1910 http//www.aha.ru/~vladmo/fokin1910.jpg Mikhail Fòkin e Tamara Karsàvina PERSONAGGI L’Uccello di Fuoco (Жар-птица) Il Principe Ivan (Иван-Царевич) La Principessa, la Bella Adorata (Царевна Ненаглядная Красà) Kascej l’Immortale (Кащей Бессмертный) Il Cavaliere di Notte (Всадник ночи) Il Cavaliere di Mattino (Всадник утра) Servitù del Regno di Kascej l’Immortale, le fanciulle e i fanciulli, i paladini e cavalieri (Челядь Кащеева царства, девушки, юноши, витязи) Nel 1909 ad un concerto a San Pietroburgo, Serghej Diaghilev (Сергей Дягилев 1872-1929) ascoltò due lavori per orchestra del giovane Igor Stravinskij. Diaghilev, impresario dei «Ballets Russes», impressionato dal promettente compositore, gli commissionò alcuni arrangiamenti per la sua Stagione Estiva a Parigi. Per la stagione del 1910, chiese una nuova partitura musicale per un balletto completo, «l’Uccello di Fuoco» («Жар-Птица»). La coreografia fu affidata a Mikhail Fòkin (Михаил Фокин 1880-1942), autore del libretto tratto da una fiaba russa. ATTENZIONE! La riproduzione totale o parziale dell'esposizione sintetica del balletto di IGOR STRAVINSKIJ «L'UCCELLO DI FUOCO», in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza espressa autorizzazione del forum ArcaRussa.it. http//www.vestnik.com/issues/1999/0525/images/alovert.jpg «L’UCCELLO DI FUOCO» «ЖАР-ПТИЦА» Su un monte, in mezzo alle rocce, sta il Castello dell’orribile mostro Kascej l’Immortale (Кащей Бессмертный), l’entità del male puro, che imprigiona le belle donne e trasforma gli uomini in pietra. Affinché nessuno possa penetrare nel castello e nessuno possa liberare le principesse catturate e i frutti d’oro nel Giardino Incantato, il Castello è circondato da un’alta ed intagliata grata d’oro ed il Giardino è circondato dalle mura di pietra. Lentamente appare Il Cavaliere di Notte (Всадник ночи) su un cavallo nero ed vestito tutto in nero. Quando lui si allontana, si fa buio, solo le mele d’oro sugli alberi prendono luce. All’improvviso tutto il giardino si illumina di una luce abbagliante dall’Uccello di Fuoco (Жар-Птица) che vola per il Giardino. Il Principe Ivan, (Иван-Царевич) inseguendo l’Uccello di Fuoco, penetra nel Giardino fra l’alto recinto di pietra. Dappertutto vede dei mostri pietrificati. Sono i nemici di Kascej che lui trasformò in pietra. Nel fondo del Giardino il Principe vede tutto lo steccato fatto dai paladini pietrificati. Sono i giovani penetrati nel Regno di Kascej per liberare le loro fidanzate catturate dal malvagio Kascej. Tutti i paladini sono periti, tutti stanno come le pietre immobili, coperti di polvere e muschio. Il Principe Ivan folgorato dall’Uccello ha voglia di acchiapparlo vivo. Quando l’Uccello di Fuoco si avvicina in volo verso l’albero con le mele d’oro e comincia a beccarle, il Principe riesce finalmente a catturarlo. Questi trema e palpita nelle sue mani e lo implora di liberarlo. Ma il Principe lo tiene fortemente. Ma l’Uccello-Vergine lo prega così lamentosamente, soffre e languisce, che al Principe fa pietà. Lui libera l’Uccello, e in cambio questi gli regala una penna di fuoco e dice - «Ti sarà utile!», («Оно тебе пригодится»), e vola via. Il Principe nasconde la penna tra il petto e la camicia e vuole già saltare un recinto, ma si aprono le porte del Castello e appaiono dodici belle principesse e dietro di loro viene la più bella principessa, La Bella Adorata (Царевна Ненаглядная Краса). Di nascosto di Kascej con la luna piena escono di corsa nel Giardino di notte a divertirsi e a giocare con le mele d’oro. Non vedono le principesse il Principe Ivan, si gettano con le mele, ridono e corrono. Una mela arriva volando dentro il cespuglio. Esce il Principe dal cespuglio, si inchina e porge la mela. Le donzelle si spaventano e si allontanano di corsa, ma il Principe è così bello, cortese e modesto. È piaciuto alle donzelle e soprattutto alla principessa La Bella Adorata. L’invitano ai loro giochi e girotondi. Non si accorgono dell’alba. Salta rapidamente il Cavaliere del Mattino (Всадник утра) sul cavallo bianco e vestito tutto in bianco. Le principesse sono in scompiglio e scappano nel Castello. Il Principe Ivan corre dietro di loro. La Principessa La Bella Adorata lo ferma e lo avverte che lui perirà se oltrepasserà le porte d’oro. Chiude le porte e scappa. Ma il Principe Ivan è così innamorato di lei che non ha paura di niente e decide di seguirla. Appena lui spacca con la sua sciabola le porte, tutto il Regno si sveglia e suona lo scampanio incantato. Dal Castello sul monte rotolano giù gli spauracchi e gli orchi, i servi di Kascej l’Immortale. Afferrano il Principe Ivan, ma lui non è così debole, fa cadere da sé le canaglia e i vigliacchi. Ma la forza del Regno malvagio lo vince. Arriva Kascej l’Immortale, vecchio e brutto. Sottopone a interrogatorio il Principe Ivan. Si rassegna il Principe, si toglie il cappello, ma alla vista del brutto ceffo di Kascej, non lo sopporta e sputa. Kascej emette un grido, un ringhio gli attraversa il muso. Mettono il Principe Ivan al muro. Esce di corsa la Principessa e prega Kascej di perdonare il Principe, ma Kascej ha già cominciato a trasformare Ivan in pietra. Il Principe si ricorda della penna regalatagli dall’Uccello di Fuoco. La tira fuori e comincia ad agitarla. Subito vola l’Uccello di Fuoco, abbaglia tutti con luce diretta, tutti turbinano e si mettono a danzare. Danzano i mostri con Kascej e non possono fermarsi. Sfiniti e straccati cadono per terra e si addormentano tutti. Il Principe Ivan trova la Principessa la Bella Adorata addormentata, la prende in braccio e vuole portarla via, ma l’Uccello di Fuoco lo ferma. Lo avvicina alla cavità del vecchio albero. Nella cavità c’è uno scrigno, nello scrigno c’è un uovo, nell’uovo c’è la morte di Kascej. Tira fuori l’uovo il Principe, lo stringe, Kascej si torce, lo lancia dalla mano in mano, e Kascej vola da una parte all’altra, rompe l’uovo per terra, e Kascej si sparge. Sparisce il Regno malvagio. Al suo posto cresce una città cristiana e al posto del castello – una chiesa grande. Tutti coloro che aveva catturati sono liberati. I paladini di pietra tornano alla vita. Ognuno ritrova la sua fidanzata, quella per cui era venuto qua per liberarla. Trova il Principe Ivan la sua Bella Adorata la chiama sua sposa e zarina del Regno liberato. ATTENZIONE! La riproduzione totale o parziale dell'esposizione sintetica del balletto di IGOR STRAVINSKIJ «L'UCCELLO DI FUOCO», in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza espressa autorizzazione del forum ArcaRussa.it.