----------------------------------- Zarevich Lunedì, 05 Marzo 2018, 16:37 «ALEKSEJ REMIZOV: MEMORIALISTA RUSSO» ----------------------------------- «ALEKSEJ REMIZOV MEMORIALISTA RUSSO» «АЛЕКСЕЙ РЕМИЗОВ РУССКИЙ МЕМУАРИСТ» Aleksej Rèmizov (Ремизов Алексей, 1877-1957), il celebre prosatore, drammaturgo, poeta e memorialista russo. Lo scrittore che dedicò tutta la sua vita alla ricerca del suo stile particolare russo. Aleksej Remizov dopo aver studiato scienze naturali, filosofia ed economia, ed in seguito paleografia, pubblicò dal 1908 al 1920, più di trenta volumi fra racconti, romanzi, fiabe leggende e rifacimenti. Con questa sua opera, in modo analogo all'operazione condotta da Andrej Belyj (Андрей Белый), dalla quale tuttavia egli si discosta, Aleksej Remizov rinnovò alla base il romanzo in quanto genere letterario, lasciando nella letteratura russa un'impronta profonda ancora oggi avvertibile. Accogliendo, infatti, l'esperienza del simbolismo e del decadentismo, Aleksej Remizov la applica alla tradizione narrativa realista. La sua prosa, di andamento spesso lirico, è tutta ricostruita su giustapposizioni, richiami, apparizioni e, fortemente stilizzata, mostra un sapiente impiego della lingua letteraria più raffinata accanto ad espressioni tipiche del gergo e della poesia popolare. Il primo libro scritto nel 1907 da Aleksej Remizov «Limonàr’ cioè Il Prato spirituale» («Лимонарь, сиречь Луг духовный»). È un riassunto delle antiche leggende russe. Le seguenti opere di Aleksej Remizov sono state scritte nello stesso genere «Posolon’» («Посолонь», 1907), «Una Pagina» («Страница», 1918), «Le preferite leggende di Mosca Le tre falci» («Московские любимые легенды Три серпа», 1929). Scriveva anche le opere teatrali «Giuda Iscariota» («О Иуде, принце Искариотском», 1908), «Un atto diabolico» («Бесовское действо», 1919), «Lo zar Massimiliano» («Царь Максимилиан»), 1920. Scrisse anche dei romanzi «L’Orologio» («Часы», 1908), «La quinta peste» («Пятая язва»), «Il tamburello incontenibile» («Неуёмный бубен», 1909), «Sorelle in Cristo» («Крестовые сёстры», 1910). Nel 1926 si trasferì a Parigi dove proseguì fino alla morte (1957) un'intensa attività letteraria. A Parigi scrisse dei libri autobiografici come «Russia nel vortice» («Взвихрённая Русь», 1927), «Sui cornicioni» («По карнизам», 1929), «Con gli occhi tagliati come i capelli» («Подстриженными глазами», 1951) e altri. Il libro «Il Fuoco dei oggetti», 1954) è dedicato alla classica russa. Negli ultimi anni Aleksej Remizov mostrava interesse per la vita in URSS e si naturalizzò. È morto a Parigi il 26 novembre 1957.