----------------------------------- Zarevich Lunedì, 10 Agosto 2015, 11:34 «KONSTANTIN SIMONOV: UN POETA RUSSO» ----------------------------------- «KONSTANTIN SIMONOV UN POETA RUSSO» «КОНСТАНТИН СИМОНОВ РУССКИЙ ПОЭТ» Caro amico! Benvenuto su Arca Russa! Ti interessano solo queste righe o tutta la poesia «Жди меня» di Konstantin Simonov? Suppongo che le poesie di Simonov siano tradotte in italiano e pubblicate, tanto più questa poesia «Жди меня» più famosa e conosciuta da tutti. «KONSTANTIN SIMONOV» (1915-1979) «КОНСТАНТИН СИМОНОВ» Konstantin Sìmonov (Константин Симонов) è un noto scrittore russo. Le sue opere sono conosciute ben oltre i confini del no¬stro paese. Konstantin Simonov ha lavorato in generi diversi prosa, poesia, drammaturgia ed anche giornalismo. I primi versi di Konstantin Simonov comparvero nel 1936. Acquistò larga fama durante la Grande Guerra Patria, quando furono pubblicate le sue opere poetiche «Aspettami» («Жди меня») e «Ricordi, Aliosha, le strade di Smolènsk…» («Ты помнишь, Алёша, дороги Смоленщины…»). Nonostante le distruzioni, le vittime, inevitabili in guerra, nella poesia sovietica risuonó un inno all’amore vivificatore, che aiutó molti uomini a vivere, lavorare, lottare contro il nemico. Fin dai primi giorni di guerra Konstantin Simonov fu al fronte con l’incarico di corrispondente ció gli diede in seguito la possibilità di scrivere degli interessantissimi diari di guerra «Diversi giorni di guerra» («Разный дни войны») ed una serie di opere artistiche, fra le quali citiamo i romanzi «I giorni e le notti» («Дни и ночи»), «Compagni d’armi» («Товарищи по оружию») ed una delle migliori opere sulla Grande Guerra Patria (1941-1945), «I vivi e i morti» («Живые и Мёртвые»). Il romanzo «I vivi e i morti» (1955-1970) è un’opera epica che abbraccia gli avvenimenti più importanti del periodo 1941-1944 la Battaglia di Mosca, quella di Stalingrado, l’offensiva delle truppe sovietiche in Bielorussia nell’estate del 1944. Riflettendo sul futuro dei suoi libri e parlando dei compiti che gli si ponevano perché scrittore Konstantin Sìmonov scriveva «Mi sembra che i libri sulla guerra siano letti da gente che non l’ha mai vissuta, quando essi sollevano problemi umani, psicologici, morali, che non si riferiscono solo alla guerra, ma che semplicemente affiorano in quel periodo e dei quali anch’io voglio narrare; esistono problemi come quello della fiducia e della sfiducia verso gli uomini, del coraggio о della vigliaccheria civile, del senso di responsabilità o meno nei confronti delle proprie parole… Bisogna affermare la verità, per quanto possa essere dura. Anche questi sono i problemi, che esamino in guerra».