----------------------------------- fabioskj Mercoledì, 09 Marzo 2011, 13:21 «LE SERATE DI DICEMBRE» ----------------------------------- Mi dispiace ma non sono d'accordo con te, forse Rostropovich era lo "SLAVA" più conosciuto, ma anche il Maestro Richter, veniva spesso chiamato così. Ti allego, per esempio, un articolo- intervista di Vera Gornostaeva, famosa insegnate di pianoforte Russa che parla di lui: "Il suo nome è già un simbolo" di Vera Gornostaeva Muzykal'naja žizn' n.12 anno 2007 pp.15-18 - Traduzione di Valerij Voskobojnikov - Richter rappresentava un fenomeno particolare, che in un certo senso si riferiva agli aspetti fondamentali della scuola di Neuhaus. E' un fenomeno molto interessante. Neuhaus, la sua classe e la sua scuola rappresentavano l’interpenetrazione delle due culture alle quali egli apparteneva in uguale misura, quella europea e quella russa. In questo senso Slava rappresentava la continuazione di Neuhaus e per questo motivo gli era così consono da diventare il suo allievo preferito. Ambedue erano uniti dallo spazio della cultura mondiale, dalla quale derivavano le radici dell’uno e dell'altro. Slava è nato a Žitomir, un'altra coincidenza: anche Neuhaus è nato in Ucraina, a Elisavetgrad. In tutti e due il sangue slavo era mescolato a quello tedesco: Richter aveva madre russa e padre tedesco, Neuhaus aveva madre polacca e padre tedesco. In entrambi i casi è evidente l'unione dell’elemento slavo con quello tedesco. Immaginatevi il padre di Richter, organista, che tutta la vita ha suonato questo strumento; attraverso di lui Richter si è imbevuto di tradizioni europee.