----------------------------------- Beowulf Martedì, 24 Ottobre 2006, 14:36 «SVJATOGOR, L'ULTIMO DEI TITANI» ----------------------------------- IL FABBRO DEL DESTINO Svjatogor si congedò da Mikula e cavalcò fino a che non giunse a un crocevia; prese la biforcazione di sinistra e galoppò in direzione delle montagne del nord. Il suo destriero attraversò mari e fiumi, divorò verste su verste, e finalmente, dopo tre giorni, Svjatogor giunse alle montagne del nord. Là, in una fucina posta sotto un grande albero, Kuznec sud'by, il fabbro del destino, stava forgiando due lunghissimi e sottili capelli d'oro. - Che cosa fai, fabbro? - chiese Svjatogor. - Sto forgiando i destini di coloro che si sposeranno - rispose il fabbro. - Ed io chi sposerò? - chiese Svjatogor. - La tua sposa abita nel Regno Oltre il Mare, nella Città del Re, e per trent'anni essa ha dormito sopra un letamaio. - Io non prenderò mai la mia sposa da un letamaio! - gridò Svjatogor. E, spronato il cavallo, si diresse nel Regno Oltre il Mare, nella Città del Re. Prima di varcare le porte della città, decise di trovare un posto per riposarsi e vide una povera, umile casupola. Entrò, si guardò intorno, incuriosito e, coricata su un mucchio di letame, scorse una fanciulla con la pelle scura e screpolata come la corteccia di un abete. Allora prese cinquecento rubli, li posò sul tavolo, poi afferrò la sua affilatissima spada e la conficcò nel petto della fanciulla. Fatto questo, balzò a cavallo e ripartì.