----------------------------------- Angelo di fuoco Venerdì, 11 Settembre 2009, 11:55 «LA FAVOLA DELLO ZAR SALTAN» Di Nikolaj Rìmskij-Kòrsakov ----------------------------------- Delle edizioni per Capriccio ho ascoltato soltanto "Боярыня Вера Шелога" e "Майская ночь". "Снегурочка" l'avevo da qualche parte ma sono anni che non ascolto quest'opera (dovrei rifarlo...). "Золотой петушок" è per me l'opera piú problematica di Rimskij, quindi non ho ascoltato altre versioni oltre a la classica versione sovietica con Кадинская nei panni della regina di Shemakha, ma nei prossimi tempi proverò ad ascoltare altre versioni. "Майская ночь" diretta da Lazarev ha, ch'io sappia, il merito d'essere la prima registrazione davvero completa (cioè, senza tagli, specie nel terz'atto) di quest'opera. La direzione mi piace, cosí come le donne. Il punto debole di questa versione è Bogachov nella parte di Levko. Comunque esistono altre versioni di quest'opera dai tempi sovietici del primo dopoguerra (fors'anche posteriori, ma non le conosco) che sono delle alternative validissime. "Боярыня Вера Шелога" è una delle due versioni esistenti di quest'opera, e l'unica che presenti la magnifica ouverture. Nonostante le deficienze di pronuncia (certo, infinitamente minori rispetto a quello che nella maggioranza dei casi si sente da cantanti d'origine germanica od anche latina, ma tuttavia udibili), i cantanti - cioè, le donne, perché le due parti maschili di quest'opera non sono degne di nota - sono indubbiamente superiori alle cantanti della vecchia incisione sovietica. Nel caso di quest'opera si sente la mancanza d'una "versione Gergiev" (che si sarebbe potuta registrare assieme alla "Fanciulla di Pskov"!!!). Per quel che riguarda "Китеж" purtroppo devo confermare i rumori circa i smisurati tagli. Ascoltai solo il primo atto (quindi non sentii Galuzin in questa versione, ma è comunque lui che canta Kuter'mà nella versione di Gergiev) e poi lasciai perdere perché i tagli erano troppi (10 minuti sui circa trenta che dura il primo atto), erano tagliati anche pezzi essenziali, malgrado Rimskij nella prefazione a quest'opera proibisca espressamente qualsiasi taglio ed interferenza nel tessuto musicale da parte degli esecutori. Prokina mi piace per il sentimento che mette nel suo canto, ma purtroppo la pronuncia è quella del russo moderno invece di quella anterevoluzionaria (la caratteristica piú evidente è la differenziazione tra il plurale maschile da un canto ed il plurale femminile e neutro dall'altro) che si sente in Gorchakova (una delle mie cantanti favorite) e Kalinina (quest'ultima È Fevronija, in questa parte c'è lei e ci sono tutte le altre). Quando ero piccino (dieci anni o poco piú) vidi il nastro dello spettacolo di Bregenz e non mi dispiacque, ma oggi non credo che potrei vederlo piú. Insuperabile, direi, rimane la versione live di Svetlanov (chant du monde) con Kalinina nella parte eponima. Posseggo pure la versione di Ekaterinburg, diretta da Brazhnik, ma non l'ho ancora ascoltata. Non sono un ammiratore incondizionato di Gergiev perché non tutto mi piace. Recentemente ascoltai un "Кащей Бессмертный" diretto da Чистяков che è semplicemente fenomenale (e, a mio avviso, superiore a entrambe versioni alternative). Se tutte le sue registrazioni fossero cosí e pubblicate da una casa discografica di pari prestigio come la Philips, la fama di Gergiev crollerebbe nel Tartaro.