----------------------------------- Zarevich Sabato, 18 Aprile 2009, 07:55 «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?» ----------------------------------- E’ possibile che un pianista possa essere una figura non destinata al pubblico? Questa professione, si capisce, obbliga. Però proprio così era Vladimir Sofronìtskij. Era assai modesto, non guardava mai nella sala da concerti dal palcoscenico, evitava i suoi appassionati ammiratori, non amava parlare con i giornalisti. Era bello come un dio greco, ma evitava gli obiettivi delle macchine fotografiche. Nella vita privata era incredibilmente chiuso. Vladimir Sofronìtskij (Владимир Софроницкий 1901-1961) è stato un pianista russo, grande interprete di Skrjabin e Chopin. Vladimir Sofronitskij nacque a Pietrogrado nel 1901, diede il suo primo concerto nel 1919, e si diplomò al conservatorio nel 1921. Lo stesso anno sposт Elena Skrjabina, pianista sua compagna di studi e figlia di Aleksandr Skrjabin. Nel 1936 fu nominato insegnante titolare di pianoforte al Conservatorio di Leningrado, ma il suo carattere difficile e il suo stile estremamente soggettivo lo resero un modello scarsamente seguibile e, contrariamente a quanto accadde per quasi tutti i grandi pianisti russi della sua epoca, nessuno dei suoi allievi divenne un concertista di rilievo. Nonostante questo, la sua fama era riconosciuta in Russia, e Sofronitskij era un concertista molto rinomato. Due anni dopo fu scelto, insieme ad Emil Gilels, per partecipare alla delegazione russa alla conferenza di Potsdam, dove suonò per intrattenere i Tre Grandi. Questa è stata, insieme ai suoi concerti del 1928, l'unica esibizione di Sofronitskij all'estero, e per questo motivo, malgrado la sua fama in patria aumentasse in continuazione, fuori dalla Russia era pressochè sconosciuto. Negli ultimi anni Sofronitskij spostò la sua attivitа da Leningrado a Mosca, e dava spesso concerti nelle sale del conservatorio. Come tutti i grandi pianisti russi dell'epoca, Sofronitskij era dotato di una grande tecnica, che gli consentiva di eseguire alcune delle più difficili composizioni per pianoforte, e di mantenere il suo grande repertorio studiando relativamente poco. Le sue registrazioni più importanti sono quelle di musiche di Aleksandr Skrjabin, e in esse i livelli di tensione raggiunti sono unici e impareggiabili anche a distanza di molti anni. La Terza sonata, la Nona (messa nera) sono esempi perfetti di questo stile denso e agitato. Ugualmente notevoli sono i pezzi brevi, i Preludi, gli Studi, dove riesce a cogliere infiniti aspetti e ad ottenere gli stili e gli effetti più vari. Importanti sono anche le sue registrazioni di Chopin, da ricordare i concerti del centenario del 1949, Schumann (Fantasia, Sonata op. 11, Studi sinfonici, Carnaval), Liszt. Altre registrazioni di pregio sono quelle dei compositori russi Rachmaninov (Preludi, Etudes-Tableaux), Prokofiev, e altre rarità (Liadov, Borodin) Tra i concerti, da segnalare il recital di Mosca del 13 maggio 1960, che contiene le sue memorabili interpretazioni della Fantasia k 475 di Mozart, della Sonata op. 11 di Schumann e dei primi due Scherzi di Chopin. Le persone «di famiglia» che comunicavano con lui erano pochissime. Per fortuna i loro ricordi su Vladimir Sofronìtskij sono stati raccolti e sono pubblicati in questo nuovo libro. «RICORDANDO SOFRONITSKIJ» «ВСПОМИНАЯ СОФРОНИЦКИЙ» A cura di A.Skrjabin e I.Nikonòvich Составители А.Скрябин и И.Никонович Casa Editrice «Klassica-XXI» Mosca 2007 Издательство «Классика-XXI» Москва 2007