
Vasilij Petrenko è considerato uno dei direttori d'orchestra più promettenti del Pianeta. Ha 33 anni e la sua biografia artistica si colloca, nel senso pieno della parola, entro i limiti del primo decennio del XXI secolo. Ha terminato gli studi al Conservatorio di San Pietroburgo e seduta stante ha assunto la direzione delle maggiori compagnie artistiche della sua città natale - Orchestre del Teatro "Mikhailovskij" e della Filarmonica di San Pietroburgo. Ha raggiunto un grande successo anche a prestigiosi concorsi internazionali: è vincitore del Concorso "Cadagues" in Spagna e del Concorso "Serghej Prokofiev" a San Pietroburgo. L'ascesa della sua carriera è cominciata dopo che nel 2006 egli era stato messo a capo della Royal Liverpool Philharmonic Orchestra. In tutta la storia di questa Compagnia artistica è diventato il più giovane direttore d'orchestra in questa carica. Attualmente il suo contratto è stato prorogato fino al 2015 - è un fatto eloquente! I critici constatano che Vasilij Petrenko è riuscito a riportare in vita questa Orchestra e ad allargarne notevolmente il repertorio. Il russo dai capelli chiari, di grande carisma che ora dirige la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, ne ha modificato l'aspetto a tal punto che ora essa stenta a farsi riconoscere, - ha scritto sul giornale "The Times" John Brown. - Il direttore d'orchesetra Vasilij Petrenko è quotato dappertutto - da Parigi fino a Nahodka, nell'Estremo Oriente. Ai suoi concerti si respira un'aria di assoluta armonia. A John Brown fa eco Linn Worker (The Independent): Petrenko e la sua Orchestra è una forza con cui bisogna fare i conti.
Vasilij è anche molto simpatico, predisposto a contatto, è appassionato di calcio e di computer. Vanta un marcato senso dello humor che si avverte anche nel come l'artista esprime i suoi giudizi sul repertorio.
“I concerti devono essere come un buon cibo, come una buona cucina, - dice Vasilij Petrenko. - Non potete mangiare solo dolci o solo minestra. Dovete avere un'ampia scelta di ciò che volete mangiare o ascoltare. Io vorrei suonare cinquanta e cinquanta la musica sinfonica ed operistica.” Vasilij Petrenko non ammette nel lavoro con l'Orchestra i metodi dittatoriali. Egli ritiene che nelle realtà d'oggi ciò sia impossibile poiché gli uomini sono diventati più liberi e di gran lunga più aperti nel mondo in generale, compreso in seno alle orchestre. "I musicisti innanzitutto devono essere rispettati, solo in questo caso sosteranno tutte le tue idee!" - è convinto il Direttore d'orchestra.
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