Arca Russa

Arti figurative - L'Icona «BORIS E GLEB»

Zarevich - Sabato, 26 Novembre 2016, 08:29
Oggetto: L'Icona «BORIS E GLEB»
Icona «BORIS E GLEB»
Икона «БОРИС И ГЛЕБ»
Il «Museo Russo» di San Pietroburgo

Testimonianza di una cultura artistica antica russa e di alto livello è l’icona dei fratelli «Boris e Gleb» («Борис и Глеб», XIV secolo). È una delle più raffinate, «aristocratiche» icone russe. Boris e Gleb, figli del Gran Principe Vladimir I, uccisi nel 1015 dal fratello Svjatopòlk detto il Dannato durante una guerra dinastica, vennero canonizzati e considerati protettori della famiglia principesca.
La loro biografia ci è narrata dalle due «Vite di Boris e Gleb» pervenutaci, la prima opera di San Nestor e la seconda di Giacomo il monaco. In esse si narra che Vladimir I, il primo santo ortodosso della storia della Russia, lasciò sul letto di morte il proprio regno diviso tra i suoi dodici figli. Sviatopolk detto il Dannato (Святополк Окаянный, 978-1019), il primogenito, a cui era toccato in sorte il granducato, si rifiutò di eseguire la decisione paterna e inviò i propri sicari nell'intento di uccidere gli altri fratelli e annettersi conseguentemente i loro possedimenti.
Boris, principe di Rostòv (Ростов), Gleb, governatore della città di Mùrom (Муром).
Boris e Gleb sono venerati dalla Chiesa Ortodossa Russa quali campioni della non violenza, poiché preferirono morire piuttosto che arrecare danno alle mire del fratello. Sono martiri «страстотерпцы» ovvero «che soffrirono la passione». La loro festa comune si celebra il 2 maggio. Singolarmente vengono ricordati nell'anniversario della loro morte, Boris il 24 luglio e Gleb il 5 settembre.
La rappresentazione frontale dell’icona, la staticità delle figure di Boris e Gleb, il ritmo preciso delle linee, severamente armonizzate, la decorativa plasticità del colore conferiscono solennità alle figure dei Santi Boris e Gleb. La composizione dell’icona fa eco all’imponenti membrature del tempo. Sull’origine dell’icona non esiste una precisa indicazione. Alcuni specialisti la attribuiscono alla scuola delle città di Vladimir e di Suzdal’, altri, alla prima scuola di Mosca.
Se sarete in una chiesa russa ortodossa, non dimenticherete di trovare l’icona dei due fratelli Boris e Gleb per salutare con un inchino e accendergli una candela.
Zarevich

Zarevich - Sabato, 26 Novembre 2016, 08:59
Oggetto: Re: L'Icona «BORIS E GLEB»
ICONA «SANTI BORIS E GLEB A CAVALLO»
ИКОНА «СВЯТЫЕ БОРИС И ГЛЕБ НА КОНЯХ»
Metà del XIV secolo. Scuola di Mosca.
«La Galleria Tretjakov» Mosca

Ancora un’icona dei «Santi Boris e Gleb a cavallo» questa volta dalle collezioni della Galleria Tretjakov.
Lo stile della pittura di Mosca andò formandosi gradatamente nel XIV secolo allorché Mosca, divenuta grosso centro politico e culturale della Russia, si mise a capo della lotta contro gli oppressori mongoli e tartari. Più tardi, dopo l’unificazione della Russia sotto la guida di Mosca e la costituzione di un unico Stato, allo stile moscovita si conformano le tradizioni della pittura sacra di tutta la Russia.
L’icona «BORIS E GLEB A CAVALLO» (340 circa), un'icona proveniente dal Cremlino di Mosca, risale al periodo in cui andava formandosi la scuola di Mosca (Московская школа). Boris e Gleb sono personaggi storici, figli del Principe Vladimir il Santo, che promosse la conversazione al cristianesimo della Russia. I fratelli Boris e Gleb periti per mano del fratello carnale Svjatopolk che temeva la loro rivalità nell’ascesa al potere assoluto, vennero canonizzati della Chiesa Ortodossa Russa come primi santi mariti della Russia. Essendo Boris e Gleb considerati protettori dei guerrieri e delle imprese belliche, impensabili senza una lotta unanime contro il nemico, il pittore volle sottolineare l’armonia che unisce i due cavalieri «in muto colloquio». I colori tenui e tranquilli armonizzano tra di loro mentre le linee fluide denotano una sottile concordanza. Questa armonia di linee e di colori esprime poeticamente i sentimenti di amore fraterno e di unione spirituale. Se avrete la possibilità di visitare la Galleria Tretjakov a Mosca, non dimenticherete di trovare nelle sale dell’Arte antica russa questa bell’icona «Boris e Gleb a cavallo» («Борис и Глеб на конях»). Vi assicuro che non potrete distogliere lo sguardo dai due principi Boris e Gleb.
Zarevich



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