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Letteratura e Teatro - «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»

Zarevich - Sabato, 14 Luglio 2007, 21:14
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
«ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
«АНДРЕЙ БЕЛЫЙ: РУССКИЙ СИМВОЛИСТ»

ANDREJ BELYJ (АНДРЕЙ БЕЛЫЙ, 1880-1934) è lo pseudonimo di Boris Bugajev, ma pochi conoscono il suo nome e cognome originario e tutti conoscono Andrej Belyj (Андрей Белый), lo scrittore, poeta, critico letterario, uno degli uomini più rappresentativi del Simbolismo russo. Nato a Mosca nel 1880, si laureò in matematica e filosofia all'Università di Mosca. Nel 1922 si recò a Berlino, ma tornò dopo poco in Russia. Morì a Mosca nel 1934. Andrej Belyj è una figura di grande rilievo nella letteratura russa.
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Andrej Belyj esordì in campo letterario con una composizione in prosa ritmica. Il suo primo romanzo «Il colombo d'argento» («Серебряный голубь» 1909) è la storia dell'assassinio di un intellettuale da parte di una setta orgiastica. È già indicativo della complessa tecnica narrativa di Belyj e della sua prosa ricca di valori musicali. Il suo romanzo più noto e famoso è «PIETROBURGO» («ПЕТЕРБУРГ»), scritto nel 1911-1912 e pubblicato nel 1913-1914. «Pietroburgo», frequentemente considerato il suo capolavoro e definito da Vladimir Nabokov come uno dei quattro più grandi romanzi del ventesimo secolo, è ambientato in un'isterica atmosfera a cavallo tra i due secoli nell'omonima città (Pietroburgo). Il romanzo, delirante nella trama, in un complicato contesto sociale legato alla Rivoluzione del 1905, racconta l'attentato dinamitardo eseguito da un giovane terrorista Nikolaj ai danni del padre, un funzionario immerso nella burocrazia statale. Oltre ai romanzi e alle poesie, Andrei Belyj era l’autore di molte opere filosofiche. Il simbolismo dall’inizio non era per lui solo una semplice tendenza o la direzione letteraria o della scuola letteraria, lui lo trattava come «modus cogitandi» («образ мышления») e «modus vivendi» («образ жизни»). Per lui era un’eterna lotta con il caos per la trasmutazione del mondo. Il suo libro «Il Simbolismo come Comprensione del Mondo» («Символизм как Миропонимание»). Il libro contiene i più notevoli lavori filosofici ed estetici. Nel primo capitolo «Simbolismo e filosofia della cultura» («Символизм и философия культуры»), sono presentati i lavori dai suoi libri «Simbolismo» («Символизм» 1910), «Gli Arabeschi» («Арабески» 1911). Invece nel secondo capitolo «Simbolismo e opera» («Символизм и творчество») entrano il lavoro «Il Prato verde» («Луг Зелёный» 1910), dedicato alla cultura russa, ed anche il suo lavoro «Come io divenni simbolista» («Как я стал символистом» 1928)

Myshkin - Sabato, 14 Luglio 2007, 21:42
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Una presentazione così fa venir voglia di saperne di più e di leggere qualcosa di questo scrittore.
Sono subito andato a fare una ricerca per vedere cosa si trova in italiano, e con discreta meraviglia ho scoperto che si possono reperire più libri di quello che avrei immaginato. C'è il suo primo romanzo, "Il colombo d'argento", il suo capolavoro "Pietroburgo", ed alcuni saggi: "Gli spettri del caos", "Saggi sul simbolismo", "Il colore della parola", "L'arte, il simbolo e Dio. Lettere sullo spirito russo", "Cristo è risorto". Pensavo di leggerne almeno uno e, a giudicare dalle parole di Nabokov, credo che dovrebbe essere proprio "Pietroburgo". Cosa ne pensi?

Zarevich - Sabato, 14 Luglio 2007, 21:54
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Sai, Nabokov era una persona strana e esaltata, ma sempre con la delicatezza di gusto.
Il romanzo di Andrej Belyj "Pietroburgo" non è facile da leggere, ma indubbiamente è una grande opera letteraria. Secondo me poco conosciuta all'estero. Andrej Belyj era prima di tutto poeta, il poeta di alto livello e con una grande stranezza. E' un tipico simbolista, cento per cento. La sua poesia è di gusto squisito. Ma Belyj si occupava anche di filosofia, anche se non era filosofo. Piuttosto lui è un filosofo del Simbolismo. I suoi lavori estetici o filosofici si leggono con un grande interesse. Era molto interessante!!!
Ma, ripeto, Andrej Belyj era prima di tutto il poeta.

Myshkin - Sabato, 14 Luglio 2007, 22:10
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Non so, forse non è ancora il momento, allora. Tra l'altro ho appena scoperto che proprio "Pietroburgo", benché pubblicato in diverse edizioni in italiano, è praticamente introvabile. Meglio aspettare un po', ne ho ancora tropi da leggere, prima. A proposito, forse bisognerebbe scrivere qualcosa su Valerij Brjusov. Vorrei giusto cominciare a leggere ora "L'angelo di fuoco".

Zarevich - Sabato, 14 Luglio 2007, 22:13
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Valerij Brjussov? Oo! Lo ammiro! E' un poeta divino! Va bene! Domani scriverò. Del resto, da tempo volevo scrivere su Brjussov, della sua poesia e della prosa. Ma anche si dovrebbe scrivere su Velimir Khlèbnikov e su Igor Severiànin

Myshkin - Sabato, 14 Luglio 2007, 22:21
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Splendido!
Aspettavi solo lo spunto allora! Io ho già da qualche mese questo libro che spesso ho preso tra le mani sfogliandolo.
Ora è venuto il suo momento, e con grande interesse e piacere leggerei qualcosa su di lui, sulla sua poesia e la sua prosa.
Anche se penso che purtroppo per il momento dovrò limitarmi alla sua prosa.

Myshkin - Martedì, 17 Luglio 2007, 18:29
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Sono riuscito a trovare il romanzo "Pietroburgo" di Andrej Belyj in una libreria in Germania! In Italia è un libro "estinto", a quanto pare.

Zarevich - Martedì, 17 Luglio 2007, 20:28
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
L'hai trovato in un negozio tedesco? In italiano? E' strano quello che tu scriva. Il libro è "estinto". Come mai il più popolare romanzo di Belyj "Pietroburgo è estinto. Invece di pubblicare in gran numero dei libri di Dontsova o Akunin o la letteratura più orribile come Lukjanenko e Stogof, sarebbe bello a rinnovare la letteratura classica e la letteratura di alto livello. Secondo me il mercato librario italiano non deve far paura dei suoi lettori pubblicando solo la cattiva letteratura contemporanea russa una specie di Marinina, Ustinova, Robski o Akunin.

Myshkin - Martedì, 17 Luglio 2007, 20:59
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Sì, hai ragione, è strano che abbia trovato questo libro, in italiano, in una libreria tedesca. Ma per fortuna l'ho trovato. Lasciamo stare Akunin per non offendere nessuno, ma il libro di Belyj, pubblicato nel 1980, è fuori catalogo, esaurito da tempo, e non lo hanno più ristampato, non si sa perché. E perfino nei miei giri per librerie. Che trattano libri esauriti ed edizioni rare non sono riuscito a trovarlo. Dovrebbero sempre ristampare la letteratura classica di alto livello, come dici tu, ma a parte i soliti pochi classici che si ristampano sempre, non mi sembra che l'editoria italiana sia molto sensibile a questo discorso.

Zarevich - Sabato, 11 Agosto 2007, 19:17
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Andrej Belyj (Андрей Белый)
«ERO FRA DI VOI …» «Я БЫЛ МЕЖ ВАС …»
Casa Editrice «VARGIUS» Mosca 2004 (Pagine 430)
Издательство «ВАРГИУС» Москва 2004

«Ero fra di voi …» («Я был меж вас …») è un’edizione composta dai capitoli dai libri autobiografici di Andrej Belyj «Al limite di due secoli» («На рубеже двух столетий» 1930), «L’Inizio del secolo» («Начало века» 1933) e «Fra le due rivoluzioni» («Между двух революций» 1934) nei quali la storia della formazione della mente e della personalità dello scrittore è sciolta nei casi della vita e l’ambiente culturale diventa il personaggio chiave.
Fra i personaggi del libro c'è il padre di Andrej Belyj, il noto matematico, il professore dell’Università di Mosca Nikolaj Bugàev (Николай Бугаев) ed anche i suoi amici, il celebre biologo Kliment Timiriàzev (Климент Тимирязев), il chirurgo Nikolaj Sklifossòvskij (Николай Склифосовский) e il giurista Fiodor Plevàko (Фёдор Плевако).
Nel libro sono presentati anche gli “amici-nemici” di Andrej Belyj. Così Andrej Belyj stesso chiamava i suoi colleghi: Zinaìda Gìppius, Dmitrij Merezhkòvskij, Valerij Brjussov, Fiodor Sologùb, Konstantin Bàlmont, Nikolaj Gumilèv, Vassìlij Rozànov, Nikolaj Berdjaev, Serghej Bulgàkov. Molte pagine sono dedicate ad Aleksandr Blok e a Liubov Mendelèev-Blok, a due parti del triangolo d’amore in cui il terzo era Andrej Belyj stesso …

Myshkin - Sabato, 11 Agosto 2007, 20:18
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Sono riuscito a trovare una copia del suo romanzo "Pietroburgo" tradotto in italiano, ma non credo che lo leggerò presto.
Ma Andrej Belyj di quanti triangoli amorosi ha fatto parte? Io avevo letto del triangolo Belyj-Petrovskaja-Brjussov... e adesso scopro di un altro triangolo, Blok-Liubov Mendeleev Blok-Belyj.

Zarevich - Giovedì, 22 Gennaio 2015, 19:11
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Andrej Belyj Андрей Белый
«L’ARTE DI GOGOL’. LA RICERCA»
«МАСТЕРСТВО ГОГОЛЯ. ИССЛЕДОВАНИЕ»
Casa Editrice «Knizhnyj Klub Knigovek» Mosca 2011 (Pagine 416)
Издательство: «Книжный Клуб Книговек» Москва 2011

La Casa Editrice «Knizhnyj Klub Knigovek» presenta una ricerca scientifica del celebre poeta e scrittore russo Andrej Bèlyj (Андрей Белый, 1880-1934) dedicata all'opera di Nikolaj Gogol’. La monografia di Andrej Belyj si chiama «L’Arte di Gogol’. La Ricerca» («Мастерство Гоголя. Исследование»). Andrej Belyj è il rappresentante dell’Età d’Argento (Серебряный Век), il periodo della storia della letteratura, dell'arte e della cultura russa che va dagli ultimi anni del XIX ai primi due decenni del XX secolo. È un periodo quando i decadenti (декаденты) e i simbolisti (символисты) russi proclamarono Gogol’ il loro predecessore e precursore e cominciarono ad apprendere l’arte di Gogol’ all'insegna dell’irrealtà, della mistica e del mistero. Andrej Belyj sentiva spiritosamente il simbolismo di Gogol’. La presenta edizione è pubblicata per la prima volta dopo 80 anni di oblio.

Zarevich - Martedì, 03 Febbraio 2015, 12:53
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Andrej Belyj Андрей Белый
«SIMBOLISMO» Il libro degli articoli
«СИМВОЛИЗМ». Книга статей
Casa Editrice «Kulturnaja Revoluzia» Mosca 2010 (Pagine 528)
Издательство «Культурная Революция» Москва 2010

In questo libro è entrata la critica letteraria di uno dei noti teoretici del simbolismo russo Andrej Belyj (Андрей Белый). La critica fu scritta negli anni 1902-1909 e fu pubblicata alla Casa Editrice «Musaget» («Мусагет») in 1910 e da quel tempo non pubblicata piu’. Le sue critiche Andrej Belyj espone la propria opinione sui problemi dell’estetica del simbolismo, della filosofia della cultura e della versificazione.
Andrej Belyj (Андрей Белый, 1880 -1934) è una figura di grande rilievo nella letteratura russa contemporanea. Intrattiene relazioni e rapporti con la realtà delle società filosofico-religiose, impegnate in un dibattito che, recuperando alcune antiche tradizioni del misticismo, poneva in discussione i rigidi e radicati confini dell'ortodossia. Il romanzo «Pietroburgo» («Петербург», 1913), frequentemente considerato il suo capolavoro e definito da Vladimir Nabokov come uno dei quattro più grandi romanzi del ventesimo secolo, è ambientato in un'isterica atmosfera a cavallo tra i due secoli nell'omonima città di Pietroburgo.

Zarevich - Sabato, 03 Ottobre 2015, 14:45
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Valerij Demin Валерий Демин
«ANDREJ BELYJ» «АНДРЕЙ БЕЛЫЙ»
Serie: «Vita degli Uomini Eccellenti» (ЖЗД: «Жизнь Замечательных Людей»)
Casa Editrice «Molodaja Gvardia» Mosca
Издательство «Молодая Гвардия» Москва

Il libro del filosofo russo Valerij Dèmin (Валерий Дёмин, 1942-2006) è dedicato ad una delle figure importanti dell’Età d’Argento Andrej Belyj (Андрей Белый, 1880-1934). Il poeta originale, prosatore, critico, memorialista, è entrato nella coorta dei celebri esponenti della cultura e della letteratura russa del XX secolo. Andrej Belyj lasciò una profonda impronta nella storia della filosofia russa come un propagandista della visione di «cosmismo». Andrej Belyj è un teorico del simbolismo e un partigiano della dottrina antroposofica.
Andrej Bèlyj (Андрей Белый, pseudonimo di Boris Bugàev, 1880-1934) è stato un poeta e scrittore russo. Andrej Belyj («belyj» in russo significa letteralmente «bianco») è una figura di grande rilievo nella letteratura russa contemporanea. «Pietroburgo» (1913), considerato il suo capolavoro e definito da Vladimir Nabokov come uno dei quattro più grandi romanzi del ventesimo secolo, è ambientato in un'isterica atmosfera a cavallo tra i due secoli nell'omonima città di Pietroburgo

Zarevich - Sabato, 03 Ottobre 2015, 16:43
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
IL MONUMENTO AD ANDREJ BELYJ
ПАМЯТНИК АНДРЕЮ БЕЛОМУ
Il monumento al poeta dell’Età d’Argento Andrej Belyj sarà scoperto per il 135 anniversario dalla nascita del poeta alla città della provincia di Mosca di Zheleznodoròzhnyj (Железнодорожный).

Zarevich - Venerdì, 15 Dicembre 2017, 18:23
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Andrej Belyj Андрей Белый
«TRILOGIA» in 3 volumi
«ТРИЛОГИЯ» в 3 томах
Casa Editrice «Khudozhestvennaja literatura» Mosca 1989 (Pagine 2040)
Издательство «Художественная литература» Москва 1989

Il primo libro della trilogia di memorie di Andrej Belyj (Андрей Белый, 1880-1934) «A cavallo di due secoli» («На рубеже двух столетий») è dedicato ai ricordi della famiglia, dell’adolescenza dello scrittore e del ginnasio. Nel libro un grande posto occupa descrizione dell’Università di Mosca dell’inizio del XX secolo.

Il secondo libro della trilogia «L’Inizio dell’secolo» («Начало века») è dedicato al periodo dal 1901 al 1905. Nel libro l’autore descrive i ritratti dei noti letterati e pittori ed anche descrive dettagliatamente la nascita del «simbolismo russo». È l’atmosfera sociale e letteraria della Russia dell’inizio del XX secolo.

Il terzo libro della trilogia «Fra le due rivoluzioni» («Между двух революций») è dedicato alla descrizione di molte persone con le quali lo scrittore si vedeva a Mosca e Pietroburgo, a Mònako di Baviera e Parigi negli anni 1905-1912.

Karla - Sabato, 08 Giugno 2019, 01:57
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Sicuramente tra i più importanti romanzi del secolo scorso.Riassumerne temi e trama è piuttosto complesso è sicuramente un ritratto spietato della Russia tardo zarista ed un resoconto della rivoluzione del 1905 (mi ha molto colpito il fatto che se ne permettessero ristampe dopo il 1917,i rivoluzionari sono dipinti in modo opposto ai dettami del realismo socialista questa parte è sicuramente debitrice de "I Demoni").Ma vi è anche l'opposizione tra il desiderio di riscatto sociale ed il misticismo irrazionale,l'ossessione del rapporto con l'Asia
(era il periodo della guerra russo/giapponese),il rigetto verso l'imposizione forzata dell'"occidentalizzazione" simboleggiata dalla Capitale,il contrasto tra i padri ed i figli,gli intrighi dell'Okhrana e le suggestioni del simbolismo.
http://www.succedeoggi.it/2015/03/pietroburgo-chimera/

Zarevich - Sabato, 08 Giugno 2019, 16:52
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Andrej Belyj Андрей Белый
«PIETROBURGO» «ПЕТЕРБУРГ»
Collana: «I Monumemti Letterari» («Литературные памятники»)
Casa Editrice «Nauka» Mosca 1981
Издательство «Наука» Москва 1981

Fra di numerose edizioni, ne ho scelto solo una della Casa Editrice «Nauka» della sua nota collana «I Monumenti letterari» per presentare un romanzo straordinario di Andrej Belyj «Pietroburgo» («Петербург»). È uno dei centrali romanzi della letteratura russa dell’Età d’Argento. È una nuova interpretazione della mitologia culturale di Pietroburgo di duecento anni che riunisce in sé uno sguardo originale d’autore sugli eventi rivoluzionari dell’inizio del XX secolo. Il romanzo entusiasmato, l’ispirazione del terrore, la misurazione metafisica e cosmica della storia russa e della psicologia nazionale. Andrej Belyj (Андрей Белый, 1880-1934), il celebre scrittore russo dell’Età d’Argento, il noto poeta, critico, memorialista, uno dei lampanti rappresentanti del simbolista e modernista russo. «Pietroburgo» («Петербург») è il celebre suo romanzo. È uno dei forti e espressivi romanzi di Andrej Belyj. È un’annotazione dell’assurdità straordinaria, mai vista e senza precedenti in cui è abolito il buonsenso. Il mondo è pieno delle perspettive deformate, il mondo che è straordinario e mostruoso, pieno della gente senza anima…

Zarevich - Lunedì, 26 Ottobre 2020, 10:02
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
«ANDREJ BELYJ» «АНДРЕЙ БЕЛЫЙ»

Poeta, scrittore di prosa, filosofo, critico letterario, una delle figure di spicco del simbolismo russo, Andrei Belyj (vero nome - Boris Bugàev) è nato il 26 ottobre a Mosca. Suo padre era un importante matematico, decano della Facoltà di fisica e matematica dell'Università di Mosca e sua madre, a differenza di suo padre, era una persona artistica e creativa. Questa multiforme influenza dei genitori in totale ha dato il suo effetto. Andrei Belyj ha ricevuto un'eccellente istruzione superiore in matematica, amava la storia e la filosofia e, di conseguenza, è noto a noi come un eccezionale poeta, scrittore di prosa, critico, filosofo, un importante rappresentante del simbolismo russo e una figura significativa nella letteratura dell'età dell'argento.
All'età di 21 anni, creò la sua prima grande opera letteraria «Northern Symphony» (composta da quattro parti: «Heroic», «Dramatic», «Return», «The Cup of Blizzards»), scritta dall'allora nuovo genere di prosa ritmica. In quel momento, Boris Bugaev prese uno pseudonimo per se stesso: temeva che la forma della composizione, insolita per quel tempo, avrebbe causato una reazione ambigua.
Il patrimonio creativo di Belyj è enorme. Tra le opere più famose ci sono i romanzi «Pietroburgo» (in cui per la prima volta il personaggio principale non era un uomo, ma una città) «Mosca», «Colombo d'argento», «Kotik Letaev»; trilogia «A cavallo tra due secoli», «Inizio secolo», «Tra due rivoluzioni»; saggi filosofici «Crisis of Life», «Crisis of Thought» e «Crisis of Culture»; raccolte di poesie «Gold in azure», «Ashes», «Urn», oltre a numerose conferenze, studi, saggi e memorie sui loro colleghi scrittori e diversi volumi di ricerca filosofica, teorica e letteraria.

Zarevich - Sabato, 02 Gennaio 2021, 23:43
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Andrej Belyj Андрей Белый
«SIMBOLISMO» «СИМВОЛИЗМ»
Casa Editrice «T8RUGRAM» Mosca 2018
Издательство «T8RUGRAM» Москва 2018

Andrej Belyj (Андрей Белый, 1880-1934) è un famoso scrittore dell’Età d’Argento, poeta, critico, memorialista, una delle figure di spicco del simbolismo e del modernismo russo. «Simbolismo» («Символизм») è una raccolta unica di articoli giornalistici in cui l'autore solleva questioni della cultura, riflette sull’«insufficienza» della visione scientifica del mondo, sui limiti della psicologia come scienza, sugli artisti e l'arte, sulla poesia e sui principi della forma nell'estetica. Tuttavia, il posto più importante nel libro è occupato dal tentativo di definire e rivelare l'essenza dei "simboli" come chiave magica della magia della parola, nonché uno studio del lavoro di famosi simbolisti.

Zarevich - Martedì, 19 Gennaio 2021, 09:30
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Marina Samarina Марина Самарина
«ANDREJ BELYJ. ALLA RICERCA DEL FUTURO»
«АНДРЕЙ БЕЛЫЙ. В ПОИСКАХ БУДУЩЕГО»
Casa Editrice «Rodina» Mosca 2020 (Pagine 224)
Издательство «Родина» Москва 2020

Il libro della famosa critica letteraria Marina Samarina, preparato per il 140° anniversario di Andrej Belyj, è dedicato all'analisi dei fondamenti filosofici e delle scoperte artistiche nei romanzi di Andrej Belyj. L'autore analizza in dettaglio il nuovo concetto di uomo, che si sta gradualmente formando nello scrittore, che alla fine della sua vita ha acquisito evidenti tratti antroposofici. Questo concetto, nella comprensione di Andrej Belyj, è strettamente correlato al problema del futuro della Russia, la questione del cui destino al momento della creazione di questi romanzi era più acuta che mai. Molta attenzione nel libro è anche rivolta all'analisi delle scoperte estetiche dello scrittore, che, incarnate nei romanzi citati, li ha resi un fenomeno unico nella letteratura russa. Scritto in un linguaggio completamente accessibile, il libro contribuisce allo sviluppo mentale e morale dei lettori, forma un delicato gusto estetico.

Zarevich - Giovedì, 21 Gennaio 2021, 07:47
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
«ANDREJ BELYJ: AUTOBIOGRAFIA E PRATICHE BIOGRAFICHE»
«АНДРЕЙ БЕЛЫЙ: АВТОБИОГРАФИЗМ И БИОГРАФИЧЕСКИЕ ПРАКТИКИ»
Casa Editrice «Nestor-Istoria» Mosca 2015
Издательство «Нестор-История» Москва 2015

Il libro contiene articoli dedicati alla vita e all'opera dello scrittore di prosa, poeta, filosofo e mistico antroposofico Andrej Belyj (Андрей Белый, 1880-1934). Rivelano legami complessi, ramificati, diretti e indiretti tra i fatti della biografia dello scrittore, le sue esperienze spirituali e il progetto artistico delle sue opere. Particolare attenzione è riservata alle peculiarità del percorso esoterico di Andrej Belyj. Gli autori della raccolta dimostrano che lo studio dell'autobiografia e delle pratiche biografiche è la chiave per comprendere il fenomeno di Andrej Belyj. Il libro è il risultato di un lavoro congiunto dell'Istituto di studi slavi dell'Università di Padova e dell'Andrej Belyj Memorial Apartment (dipartimento del Museo statale di A.S.Pushkin).

Zarevich - Giovedì, 05 Ottobre 2023, 16:25
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Andrej Belyj Андрей Белый
«DA SOGNI E FUOCO» «ИЗ ГРЁЗ И ОГНЯ»
Casa Editrice «Azbuka» Mosca 2023 (Pagine 448)
Издательство «Азбука» Москва 2023

Andrej Belyj (Андрей Белый) è un pensatore e poeta, uno degli scrittori più interessanti e originali dell'età dell'argento, il suo «spirito prigioniero» che stupiva i suoi contemporanei con «novità, audacia e talvolta scorci di vero genio». Lo ammiravano, ne erano sorpresi e, come scrive il poeta Vladislav Khodasevich, anche i suoi nemici erano un po' innamorati di lui. Questa pubblicazione si basa sulla raccolta di poesie selezionate dell'autore del 1923, un «romanzo in versi», che in realtà divenne il risultato del lavoro poetico di Andrej Belyj. L'autore divide le poesie in sezioni e cicli interni in modo tale che il lettore possa vedere la «grana», la cosa principale che determina l'aspetto spirituale del poeta. «Tutto ciò che ho scritto è un romanzo in versi: il contenuto del romanzo è la mia ricerca della verità, con le sue conquiste e i suoi fallimenti. Lasciamo che il lettore scopra il contenuto delle parti del mio romanzo. Gli do il tutto; per capire ciò che rappresenta è una questione di lettore».

Myshkin - Giovedì, 05 Ottobre 2023, 17:17
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Lessi “Pietroburgo” quasi tutto d’un fiato, catturato dal suo lirismo, dal caleidoscopio di immagini e dai tanti simbolismi confezionati in una prosa sopraffina, ed a tutt’oggi posso dire che è uno dei libri che mi hanno colpito di più. Ma ho potuto constatare che è un libro che non trova giudizi intermedi, o lo si ama o lo si detesta, e non sono pochi quelli che, dopo averlo cominciato, non riescono a finirlo.

Eppure, anche Nabokov, nel suo “Lezioni di letteratura russa”, lo colloca al terzo posto, dopo l’Ulisse di Joyce e La metamorfosi di Kafka, dei più grandi capolavori letterari del XX secolo, cosa su cui si può essere o non essere d’accordo, ma che testimonia di sicuro la grandezza letteraria dell’opera.

Purtroppo Pietroburgo è l’unico suo libro che ho letto, al momento; spero di riuscire a trovare il tempo per leggere anche “Il colombo d’argento”, che sta sullo scaffale della mia libreria in paziente attesa.

Zarevich - Venerdì, 06 Ottobre 2023, 15:08
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Caro Myshkin!
Mi ha molto interessato quello che hai scritto riguardo al desiderio di leggere il romanzo «Il colombo d'argento» («Серебряный голубь») di Andrej Belyj. Quando lo leggi, assicurati di scrivere qui le tue impressioni. Questo è un romanzo insolito, il primo romanzo di Andrej Belyj, uno dei più brillanti esempi di prosa del simbolismo russo. Pubblicato sulla rivista letteraria «Весы» da marzo a dicembre 1909. «Il colombo d'argento» è scritto nella prosa ritmica «ornamentale» caratteristica di Andrej Belyj, che risale allo stile del primo Gogol. Assicurati di scrivere le tue impressioni. Scrivi anche chi ha tradotto il romanzo dal russo all'italiano.

Karla - Sabato, 07 Ottobre 2023, 04:30
Oggetto: Re: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
"Moskva" mi pare non sia stato tradotto

Zarevich - Sabato, 07 Ottobre 2023, 07:51
Oggetto: «ANDREJ BELYJ: UN SIMBOLISTA RUSSO»
Andrej Belyj Андрей Белый
«IL SIMBOLISMO COME COMPRENSIONE DEL MONDO»
«СИМВОЛИЗМ КАК МИРОПОНИМАНИЕ»
Casa Editrice «Azbuka» Mosca 2023 (Pagine 544)
Издательство «Азбука» Москва 2023

Andrej Belyj (Андрей Белый) è un pensatore e poeta, uno degli scrittori più insoliti e originali dell'età dell'argento, un «magister e mago» («магистр и фокусник»), un creatore di nuove forme artistiche e un profeta di una nuova era. Inoltre, è un ricercatore originale che ha gettato le basi della poesia moderna e un teorico del simbolismo, il principale movimento poetico dell'epoca chiamata «rinascita culturale» («культурный ренессанс») dell'inizio del XX secolo. Quest'epoca, avendo rivelato al mondo molti talenti brillanti, fu segnata da uno straordinario aumento della poesia e della filosofia, nonché da uno speciale atteggiamento romantico e un'aspirazione ad «altri mondi» («иные миры»), oltre i confini del visibile, ma allo stesso tempo era permeato da un senso di imminenti catastrofi storiche. Questa raccolta presenta le opere critiche filosofiche, estetiche e letterarie più famose e significative di Andrej Belyj, raccolte dall'autore in tre libri («Simbolismo», «Arabesque», «Prato verde» = «Символизм», «Арабески», «Луг зелёный»), che riflettevano la ricerca ideologica di uno dei epoche più sorprendenti della storia della cultura russa.


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