Arca Russa
Notizie - «LA RUSSIA PERSEGUE UNA POLITICA INDIPENDENTE»
Zarevich - Sabato, 04 Luglio 2015, 04:42
Oggetto: «LA RUSSIA PERSEGUE UNA POLITICA INDIPENDENTE»
LA RUSSIA PERSEGUE UNA POLITICA INDIPENDENTE E NON TRATTA LA SUA SOVRANITA’
Occidente non cambierà corso ostile contro Russia, correggere strategia sicurezza.
E' necessario correggere la strategia di sicurezza nazionale della Russia ed aggiornare i documenti di pianificazione strategica e politica estera, ha affermato il presidente Vladimir Putin. Il presidente russo ha osservato che i motivi delle pressioni sulla Russia sono chiari: il Paese persegue una politica indipendente e non tratta la sua sovranità.
«Oggi è chiaro che i tentativi di dividere, frammentare la nostra società, giocare sulle difficoltà separate e aggredire nei punti deboli non hanno dato i risultati attesi. Chi ha introdotto queste misure restrittive contro il nostro Paese continuerà a sostenerle» - ha aggiunto il presidente.
I produttori nazionali hanno dimostrato di essere in grado di crescere in condizioni difficili, ha aggiunto il presidente.
Secondo il capo di Stato, non serve fare affidamento sul cambio del corso politico ostile dell'Occidente nei confronti della Russia.
«Inoltre nessuno cerca di analizzare i motivi di ciò che sta accadendo, ad esempio, nella parte sud-orientale dell'Ucraina, motivo per cui, in effetti è iniziato tutto questo trambusto. Intendo dire che chi ha introdotto tali misure afflittive nei confronti della Russia, le cosiddette sanzioni è di fatto il regista di tutti gli eventi a cui stiamo assistendo nella parte sud-orientale dell'Ucraina» — ha aggiunto il presidente.
Zarevich - Giovedì, 03 Dicembre 2020, 11:50
Oggetto: «LA RUSSIA PERSEGUE UNA POLITICA INDIPENDENTE»
La Russia sta perseguendo una politica estera aperta, prevedibile e pragmatica dettata dai suoi interessi nazionali. La Russia costruisce la sua cooperazione internazionale sulla base dell'uguaglianza, del rispetto reciproco degli interessi e del vantaggio reciproco.
Karla - Sabato, 05 Dicembre 2020, 02:49
Oggetto: Re: «LA RUSSIA PERSEGUE UNA POLITICA INDIPENDENTE»
Certamente il dialogo è ottima cosa,ma bisogna essere in due per svilupparlo.Insulti e minacce vogliono dire scontro.
Biden, al contrario, durante la campagna elettorale ha definito Putin come un «teppista del KGB», e Trump come il suo «cagnolino».
Zarevich - Venerdì, 11 Dicembre 2020, 14:55
Oggetto: «LA RUSSIA PERSEGUE UNA POLITICA INDIPENDENTE»
«OCCIDENTE SCOSSO DA NOSTRA INDIPENDENZA»
La Russia è diventata una potenza veramente indipendente dall'Occidente negli ultimi 15 anni. Tuttavia, nonostante ciò, deve affrontare un'opposizione e una resistenza costanti, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un'intervista al canale Rt Tv.
«La consapevolezza dell'Occidente che la Russia è una potenza indipendente ha avuto un effetto cumulativo. La Russia darà sempre la priorità ai suoi interessi nazionali. È sempre pronta ad armonizzarli candidamente ed equamente con gli interessi nazionali di qualsiasi altro paese sulla base del diritto internazionale, ma non sarà mai sotto il controllo di qualcuno. Questa è la cosa più importante che è accaduta sia alla politica estera russa che allo spazio mediatico che copre le relazioni tra Russia e Occidente negli ultimi 15 anni», ha detto il massimo diplomatico russo quando gli è stato chiesto degli eventi più importanti degli ultimi anni.
Ma questo processo è ancora lontano dall'essere concluso, Mosca deve affrontare un'opposizione implacabile dall'esterno, ha proseguito Lavrov. Secondo il massimo diplomatico russo, gli Stati occidentali non hanno abbandonato i loro tentativi di privare la Russia del diritto di determinare il suo futuro e «stanno cercando di promuovere vari scenari per il cambio di regime». «Si sta compiendo ogni sforzo per sabotare la politica estera della Russia, anche nelle regioni limitrofe, e impedire qualsiasi risultato positivo. Lo consideriamo un dato di fatto», ha sottolineato.
Lavrov ha aggiunto che i partner occidentali di Mosca hanno rivelato i loro veri obiettivi di politica estera, che sono legati al loro desiderio di affermarsi, mentre lavorano sotto una falsa percezione di prestigio invece di aspirare a fornire una reale assistenza nella risoluzione dei conflitti a beneficio dei popoli in un certa regione. «Il desiderio di guadagnare punti propagandistici ha dominato a lungo la politica estera dell'Occidente, trascurando l'essenza dei problemi che necessitano di una soluzione nell'interesse dei popoli delle rispettive regioni», ha concluso.