Recentemente il Parlamento italiano ha approvato quasi all'umanimità un decreto legge del governo che inserisce lo stalking come reato penale tra i delitti contro la libertà morale, con una pena che va dai sei mesi ai quattro anni di reclusione.
Per coloro che ignorano cosa si intende per stalking e chi è uno stalker, che tra l'altro è il titolo di un bellissimo film di Andrej Tarkovskij, ho pensato utile riportare qui un estratto di un articolo tratto dal sito citet.it che ben descrive questo fenomeno.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Che cos’e’ lo stalking (o molestie assillanti)
"Il termine “stalking” è un termine che nel gergo venatorio individua propriamente gli appostamenti e gli inseguimenti di soppiatto della preda. Più recentemente questa parola ha iniziato a denotare pattern comportamentali complessi, caratterizzati dalla persistente ricerca di contatto, controllo, sorveglianza relazionale e dall’invio di comunicazioni non gradite dirette da un soggetto (lo stalker, il molestatore) ad un destinatario (la vittima) in cui tali attenzioni suscitano preoccupazione e timore.
Quindi lo stalking per essere tale deve presentare i seguenti elementi costitutivi:
* un attore (lo stalker) che individui una persona nei cui confronti sviluppare un intensa polarizzazione ideo-affettiva;
* una serie ripetuta di comportamenti con caratteristica intrusiva di sorveglianza, contatto e/o di comunicazione;
* la vittima dello stalking (detta stalking victim) che percepisca soggettivamente come intrusivi, intensi e sgraditi tali comportamenti, avvertendoli in associazione con senso di angoscia, paura e minaccia.
Telefonate, lettere anonime, pedinamenti ossessivi, intrusioni continue nella vita privata e lavorativa, sistematica violazione delle basilari libertà individuali. Tutto questo ed altro ancora appartiene al campionario comportamentale dei “persecutori”. Certe volte queste persone possono essere accecate dal desiderio di avvicinare uno sconosciuto e di accedere al suo mondo. Certe altre la loro ossessione può essere quella di recuperare il partner perduto, oppure di cominciare un nuovo rapporto d’amore o d’amicizia. In principio la “vittima” può avvertire soltanto un lieve fastidio. Talvolta può addirittura sentirsi lusingata dal torrente di attenzioni che le vengono rivolte. Ma, col passare del tempo, il fastidio o il compiacimento iniziali si trasformano in preoccupazione, forte senso di costrizione, paura."