Arca Russa

Musica - «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»

Argonauta - Sabato, 04 Novembre 2006, 19:26
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Mi rendo conto che non so scrivere. O, meglio, non sono in grado di esprimere quello che vorrei dire. Oppure, meglio ancora, forse è impossibile descrivere con le parole quello che viene espresso in musica. Sono in crisi per due motivi: perché riconosco di non avere capacità di scrittura, e nello stesso tempo perché non credo che la scrittura possa servire ad esprimere l'inesprimibile. Forse per commentare una musica bisognerebbe mostrare un quadro e per commentare una pittura bisognerebbe indicare un passo di danza...
Tutto questo mi è venuto in mente ascoltando un disco con i 24 Preludi Op.28 di Chopin interpretati da Sofronitskij. Uno Chopin senza Chopin. Senza quei romanticismi, senza quei vezzi amorosi, senza quei languori, quei suoni strappa-applausi, quelle irruenze di passione amorosa, quelle sdolcinatezze. Uno Chopin raffinato e puro, con quel suono modesto eppure rigoroso. Il virtuoso non è colui che cerca l'effetto sorprendente e spettacolare come l'artista di un circo..... è, piuttosto, colui che nasconde la difficoltà con il sorriso e l'apparente semplicità del gesto.

Roberto - Sabato, 04 Novembre 2006, 20:34
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Non è vero che non sai scrivere, diciamo che ho letto di peggio (di molto peggio... e parlo di libri pubblicati, ovviamente)... Certo è (anche) una questione di "coscienza", intesa come "coscienza morale" e come consapevolezza... "Che scrivo a fare se so che non scriverò mai L'idiota di Dostoevskij?" (tanto per dirne uno...) E' un punto di vista che condivido... (dico in generale... non che tu non possa scrivere L'idiota, non ti conosco, potresti benissimo esserne all'altezza...)
Certo "tradurre" la musica in parole... che può voler dire? Riprodurre nel lettore con le parole lo stesso effetto che produce in lui quel certo brano musicale? (a parte che gli "effetti" sono tanti quanti sono i lettori/ascoltatori...) In questo senso è, sì, impossibile... Ma se la Musica può evocare in noi ciò che non potrà mai evocare la Parola, è vero anche il contrario... Ci sono cose che è dato evocare solamente alla Parola, e non alla Musica...
Quanto all'inesprimibile... Paul Valéry chiamava l'Ineffabile - la Sorgente delle lacrime... E nessuno che abbia vera "coscienza" di ciò che è scrivere può fare a meno di cercare di quando in quando consolazione in questa sorgente...

Argonauta - Sabato, 04 Novembre 2006, 20:57
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Roberto ha scritto: 
Ma se la Musica può evocare in noi ciò che non potrà mai evocare la Parola, è vero anche il contrario... Ci sono cose che è dato evocare solamente alla Parola, e non alla Musica...

Badelaire scrisse che il miglior critico d'arte è l'artista. Anche io penso questo, nel senso che non è possibile descrivere un'emozione se non con un'altra emozione....
Mi sembra che ti occupi di traduzioni, io amo anche le traduzioni più "libere", perché il senso della musicalità e dell'estetica della parola, o delle sue allusioni, certe volte è possibile re-inventarla in una diversa lingua attraverso una nuova creazione artistica. Nel caso specifico è geniale la traduzione che si rinnova artisticamente in una nuova lingua servendo però le idee iniziali dell'autore... Insomma, è come un gioco dove l'arte si trasforma in altra arte.

Argonauta - Sabato, 04 Novembre 2006, 21:10
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Argonauta ha scritto: 
non credo che la scrittura possa servire ad esprimere l'inesprimibile.

Mi riferisco alla scrittura razionale, quella che vorrebbe dare spiegazioni sui motivi per cui Sofronitskij è così bravo.
Ascolto adesso il preludio in si minore Op3N2 di Rachmaninov. Cosa potrei dire?
Ci sono le note, tutte.
Va a tempo.
Segue le indicazioni timbriche dell'autore....e poi? Poi? Basta così?
Che dire delle prime note? Quel tema di 5 note che si intreccia con le 3 note a discendere che sembrano una campana che suona a lutto? E quella disperazione? Quel tormento?
Meglio di me un haiku di Ozaki Hosai:
Per tutto il giorno
non dirò una parola.
L'ombra di una farfalla.

Roberto - Sabato, 04 Novembre 2006, 21:13
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Purtroppo (per me) no... mi piacerebbe, ma non mi occupo di traduzioni... o le traduzioni non si occupano di me... Per il resto sono d'accordo con te... non mi ricordo quale traduttore, all'obiezione che una sua certa traduzione non era una "traduzione", perché s'allontanava troppo dalla "lettera" dell'originale, rispose che in effetti era proprio così: lui non aveva tradotto, aveva riscritto quel certo testo come l'avrebbe scritto l'autore nella sua lingua (del traduttore)... può sembrare immodesto ma esprime bene l'idea...
Roberto

Roberto - Sabato, 04 Novembre 2006, 21:21
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Ho capito... più che con l'inesprimibile hai a che fare con l'inafferrabile... Wink C'è sempre qualcosa che sfugge... ed è la cosa più importante... Così a volte la "soluzione" può essere dire tutt'altra cosa, che non c'entra niente con ciò che si vorrebbe esprimere, ma che sia "bella"... e comunque un giorno è troooooppo poco... Wink
Roberto

Argonauta - Sabato, 04 Novembre 2006, 21:29
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Sì, è proprio così.

Anche se spegnessi la lampada,
avrei tra le palpebre
lo splendore della luna.


Ogiwara Seisensui

Zarevich - Sabato, 18 Aprile 2009, 07:55
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
E’ possibile che un pianista possa essere una figura non destinata al pubblico? Questa professione, si capisce, obbliga. Però proprio così era Vladimir Sofronìtskij. Era assai modesto, non guardava mai nella sala da concerti dal palcoscenico, evitava i suoi appassionati ammiratori, non amava parlare con i giornalisti. Era bello come un dio greco, ma evitava gli obiettivi delle macchine fotografiche. Nella vita privata era incredibilmente chiuso. Vladimir Sofronìtskij (Владимир Софроницкий 1901-1961) è stato un pianista russo, grande interprete di Skrjabin e Chopin.
Vladimir Sofronitskij nacque a Pietrogrado nel 1901, diede il suo primo concerto nel 1919, e si diplomò al conservatorio nel 1921. Lo stesso anno sposт Elena Skrjabina, pianista sua compagna di studi e figlia di Aleksandr Skrjabin.
Nel 1936 fu nominato insegnante titolare di pianoforte al Conservatorio di Leningrado, ma il suo carattere difficile e il suo stile estremamente soggettivo lo resero un modello scarsamente seguibile e, contrariamente a quanto accadde per quasi tutti i grandi pianisti russi della sua epoca, nessuno dei suoi allievi divenne un concertista di rilievo. Nonostante questo, la sua fama era riconosciuta in Russia, e Sofronitskij era un concertista molto rinomato. Due anni dopo fu scelto, insieme ad Emil Gilels, per partecipare alla delegazione russa alla conferenza di Potsdam, dove suonò per intrattenere i Tre Grandi. Questa è stata, insieme ai suoi concerti del 1928, l'unica esibizione di Sofronitskij all'estero, e per questo motivo, malgrado la sua fama in patria aumentasse in continuazione, fuori dalla Russia era pressochè sconosciuto. Negli ultimi anni Sofronitskij spostò la sua attivitа da Leningrado a Mosca, e dava spesso concerti nelle sale del conservatorio.
Come tutti i grandi pianisti russi dell'epoca, Sofronitskij era dotato di una grande tecnica, che gli consentiva di eseguire alcune delle più difficili composizioni per pianoforte, e di mantenere il suo grande repertorio studiando relativamente poco.
Le sue registrazioni più importanti sono quelle di musiche di Aleksandr Skrjabin, e in esse i livelli di tensione raggiunti sono unici e impareggiabili anche a distanza di molti anni. La Terza sonata, la Nona (messa nera) sono esempi perfetti di questo stile denso e agitato. Ugualmente notevoli sono i pezzi brevi, i Preludi, gli Studi, dove riesce a cogliere infiniti aspetti e ad ottenere gli stili e gli effetti più vari. Importanti sono anche le sue registrazioni di Chopin, da ricordare i concerti del centenario del 1949, Schumann (Fantasia, Sonata op. 11, Studi sinfonici, Carnaval), Liszt. Altre registrazioni di pregio sono quelle dei compositori russi: Rachmaninov (Preludi, Etudes-Tableaux), Prokofiev, e altre rarità (Liadov, Borodin) Tra i concerti, da segnalare il recital di Mosca del 13 maggio 1960, che contiene le sue memorabili interpretazioni della Fantasia k 475 di Mozart, della Sonata op. 11 di Schumann e dei primi due Scherzi di Chopin.
Le persone «di famiglia» che comunicavano con lui erano pochissime. Per fortuna i loro ricordi su Vladimir Sofronìtskij sono stati raccolti e sono pubblicati in questo nuovo libro.

«RICORDANDO SOFRONITSKIJ»
«ВСПОМИНАЯ СОФРОНИЦКИЙ»
A cura di A.Skrjabin e I.Nikonòvich
Составители: А.Скрябин и И.Никонович
Casa Editrice «Klassica-XXI» Mosca 2007
Издательство «Классика-XXI» Москва 2007

Zarevich - Sabato, 18 Aprile 2009, 08:01
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
MP3 VLADIMIR SOFRONITSKIJ

Zarevich - Sabato, 18 Aprile 2009, 08:22
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Tredici CD di Vladimir Sofronitskij pubblicati dalla Casa Discografica russa «VISTA VERA»

Oneg - Martedì, 19 Maggio 2009, 10:43
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Vorrei parlare anch'io brevemente di questo straordinario artista. Molti anni fa ero incuriosito dalla musica di Skrjabin. Nel negozio di dischi mi immersi nella ricerca sfogliando le copertine dei dischi in vinile, in quegli anni i CD non erano ancora diffusi. Fui affascinato da un LP della casa francese Harmonia Mundi, che ristampava materiale di provenienza sovietica, infatti in un angolo campeggiava il bel logo della Melodija. La copertina era completamente nera, con caratteri bianchi, ma al centro, incorniciato in oro, un bel ritratto di Aleksandr Scrjabin a tempera invitava a "scoprire" la sua musica. In quel momento non feci caso al pianista, che non conoscevo: si trattava naturalmente Sofronitskij. Ricordo di averlo ascoltato infinite volte. Sopratutto amavo gli Studi op.8 e la sonata n.9 op.68. Ognuno dei 12 studi di Skrjabin era come una narrazione di eventi trascorsi, avvenuti chissà in quale epoca, racconti di mondi sconosciuti ma al tempo stesso familiari, e Sofronitskij riusciva a catturare la mia mente e trasportarmi in quelle atmosfere, come in un viaggio onirico. E che dire della sonata n.9? Questa sonata in un solo movimento è caratterizzata da un moto ed una pulsione interna che porta ad un crescendo di intensità misteriosa, come un inno che sale verso la divinità (qualunque essa che sia). Quasi verso la fine, la musica raggiunge il suo culmine emotivo in un passaggio pianistico più complesso ed emozionante, ed è qui che Sofronitskij sapeva essere unico. Successivamente ho ascoltato altri pianisti in questa sonata, ma, secondo me, nessuno riusciva a rendere quel crescendo e quel climax come lui.

Argonauta - Martedì, 19 Maggio 2009, 10:47
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Quoto tutte le tue parole.... Thumbup

Argonauta - Martedì, 19 Maggio 2009, 10:53
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Oneg ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Molti anni fa ero incuriosito dalla musica di Skrjabin. Nel negozio di dischi mi immersi nella ricerca sfogliando le copertine dei dischi in vinile, in quegli anni i CD non erano ancora diffusi. .

Anche io molti anni fa scoprii Sofronitskij in un piccolo negozio di musica classica dietro il duomo di Firenze, allora i cd non c'erano ed internet esisteva solo per i grandi computer delle Università. Il negozio si chiamava "Setticlavio", il proprietario era un appassionato di musica. Noi studenti sognavamo quei dischi in vinile e i più ambiti erano i rari "dischi pirata", incisioni illegali fatte ai concerti...... eravamo sempre alla ricerca di qualcosa, qualcosa di diverso, di insolito, qualcosa da ricordare..... Very Happy

Oneg - Martedì, 19 Maggio 2009, 18:46
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Ciao Argonauta! Sì mi ricordo anch'io di quel negozio, il Setticlavio, in Piazza S.Marco, quasi all'angolo con via Cavour. Era molto ben fornito di rarità e, come ricordi tu, il proprietario un vero esperto della musica classica. Tuttavia, dati i prezzi, più che un negozio di dischi era una vera e propria gioielleria!!

Argonauta - Mercoledì, 20 Maggio 2009, 11:50
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Oneg ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ciao Argonauta! Sì mi ricordo anch'io di quel negozio, il Setticlavio, in Piazza S.Marco, quasi all'angolo con via Cavour. Era molto ben fornito di rarità e, come ricordi tu, il proprietario un vero esperto della musica classica. Tuttavia, dati i prezzi, più che un negozio di dischi era una vera e propria gioielleria!!
Mi fa piacere che anche tu ti ricordi di questo negozio! Io lo frequentavo quando era davanti all'abside del duomo di Firenze, proprio dopo l'uscita di via dei Servi. Ci passavo davanti tutte le settimane e ogni tanto andavo a curiosare fra i migliaia di dischi in vinile. In fondo al locale, messi in un espositore di legno c'erano le ambitissime e preziosissime incisioni di pianisti russi, fu lì che iniziai a conoscere i grandi interpreti russi che per varie ragioni non erano commercializzati in Italia, fra cui Sofronitskij. I soldi, allora come adesso, ne avevo pochi e mi bastava guardare le copertine dei dischi a 33 giri per avere un'emozione...

Zarevich - Sabato, 27 Giugno 2009, 17:48
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Il nuovo CD di Vladimir Sofronitskij pubblicato dalla Casa Discografica russa «VISTA VERA»

VLADIMIR SOFRONITSKY
plays in the Scriabin Museum, vol. 1
Live. Amateur recording

Frederic Chopin (1810-1849)

1. Nocturne, op. 9, № 2 Es dur
2. Nocturne, op. 15, № 1 F dur
3. Nocturne, op. 15, № 2 Fis dur
4. Nocturne, op. 15, № 3 g moll
5. Nocturne, op. 37, № 2 G dur
6. Prelude, ор. 28, № 14 es moll
7. Prelude, ор. 28, № 15 Des dur
8. Prelude, ор. 28, № 16 b moll
9. Prelude, ор. 28, № 17 As dur
10. Prelude, ор. 28, № 18 f moll
11. Prelude, ор. 28, № 21 B dur
12. Prelude, ор. 28, № 22 g moll
13. Ballade № 1, ор. 23, g moll
14. Ballade № 4, ор. 52, f moll

SONATA № 3 h-moll, Op.58
15. 1. Allegro maestoso
16. 2. Scherzo. Molto vivace
17. 3. Largo

Total: 73.21
The Sonata Finale was not recorded
Recorded: 18.07.1960 (1-3, 6-12); 20.07.1958 (4,5,14); 25.06.1955 (13); 2.12.1956 (15-17)

Zarevich - Sabato, 11 Luglio 2009, 19:28
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
CD Vladimir Sofronitskij Владимир Софроницкий
Concerto alla Sala Grande del Conservatorio do Mosca
Концерт в Большом зале Московской консерватории
10 ottobre 1952

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
SONATA No.23 in F minor, Op.57 «Appassionata»
Robert Schumann (1810-1856)
«CARNAVAL», Op.9
Serghej Rachmaninov (1873-1943)
TWO ETUDES-TABLEAUX:
in B minor, Op.39 No.4
in A minor, Op.39 No.6
Serghej Prokofiev (1891-1953)
From TEN PIECES, Op.12:
Rigaudon
Prelude
Serghej Rachmaninov
ORIENTAL SKETCH in B flat major (1917)
ETUDE-TABLEAU in E flat major, Op.33 No.4

VLADIMIR SOFRONITSKY, piano
Live in Grand Hall of the Moscow State Conservatoire, October 10, 1952

Myshkin - Martedì, 11 Maggio 2010, 22:43
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Ogni volta che ascolto Sofronitskij mi vengono i brividi e mi commuovo, dinanzi a tanta maestria e a tale perfezione... Le parole non possono rendere giustizia della musica, e un ascolto vale più di qualsiasi descrizione.
Vladimir Sofronitskij suona Rachmaninov, "6 Moments Мusicaux" Op. 16, No. 3, live recording 1952

Link

Zarevich - Martedì, 23 Febbraio 2016, 17:51
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
Vladimir Sofronitskij
Registrazioni dei concerti
Владимир Софроницкий
Концертные записи
«Concert Recordings»

La Casa Discografica russa «MELODIA» insieme al «Centro di Andrej Koncialovskij» ha preparato un completo dei cd in cui sono entrate le registrazioni dai concerti alle Sale Grande e Piccola del Consrvatorio di Mosca ed anche alla Casa-Museo di Aleksandr Scrjabin, realizzate nel periodo dal 1951 al 1960. Su cinque cd sono registrate le composizioni di Mozart, Schubert, Chopin, Liszt, Schumann, Debussy, Scrjabin, Rachmaninov, Prokofiev. Il completo contiene anche DVD con il documentario di Andrej Koncialovskij su Vladimir Sofronitskij.

Zarevich - Mercoledì, 27 Dicembre 2017, 20:33
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
«MOSCOW CONSERVATORY RECORDS»

La Casa Discografica del Conservatorio di Mosca «Moscow Conservatory Records» («MCR») 2cd SMC: CD 0019-0020 (2017) ha pubblicato due nuovi cd del celebre pianista russo Vladimir Sofronìtskij (Владимир Софроницкий). Tutte le registrazioni musicali sono state realizzate (live) nella Grande Sala del Conservatorio di Mosca negli anni 1951(cd1) e 1952 (cd2). È un bel regalo discografico a tutti gli appassionati dell’arte pianistica di Vladimir Sofronitskij a della Scuola Pianistica Russa.

Zarevich - Domenica, 10 Maggio 2020, 09:51
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
«VLADIMIR SOFRONITSKIJ» «ВЛАДИМИР СОФРОНИЦКИЙ»

L’8 maggio 1901 è il compleanno del pianista e insegnante Vladimir Sofronitskij. Dopo il Conservatorio di San Pietroburgo, Sofronitskij subito cominciò la carriera di pianista nell’URSS ed anche all’estero, insegnava la musica. Il pubblico lo ammirava. Vladimir Sofronitskij diventò celebre grazie alle sue interpretazioni delle composizioni di Chopin, Rachmaninov e Skrjabin. I suoi allievi lo chiamavano il «pianoforte magico» («волшебный фортепиано»). Vladimir Sofronitskij è noto come l’autore dei palindromi. Il palindromo è una sequenza di caratteri che, letta al contrario, rimane invariata. Per quelli che conosce la lingua russa sarebbe interessante: «Не пошёл Шопен», «А Лист - сила!», «Велик Оборин, он и робок и Лев».

Zarevich - Sabato, 08 Maggio 2021, 09:08
Oggetto: «AVETE MAI SENTITO VLADIMIR SOFRONITSKIJ?»
L'8 maggio 2021 segna il 120° anniversario della nascita di Vladimir Sofronitskij, un musicista che è ancora definito unico nel suo genere. Infatti, Sofronitskij è uno dei pochissimi che non è stato vincitore di nessun concorso internazionale, ma che ha goduto dell'incredibile amore del pubblico. E ha iniziato a dare concerti presto, all'età di 20 anni, subito dopo essersi diplomato al conservatorio. Il pubblico lo adorava.


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