«VSEVOLOD IVANOV: LO SCRITTORE RUSSO»
«ВСЕВОЛОД ИВАНОВ: РУССКИЙ ПИСАТЕЛЬ»
Vladimir Jarantsev Владимир Яранцев
«VSEVOLOD IVANOV» «ВСЕВОЛОД ИВАНОВ»
«La vita di uno scrittore non casuale»
«Жизнь неслучайного писателя»
Collana: «Vita degli Uomini Eccellenti» (ЖЗЛ «Жизнь Замечательных Людей»)
Casa Editrice «Molodaja gvardia» Mosca 2023 (Pagine 399)
Издательство «Молодая гвардия» Москва 2023
Vsèvolod Ivànov (Всеволод Иванов, 1895-1963) - l'autore delle opere letterarie «Storie partigiane» («Партизанские повести»), «Treno blindato 14-69» («Бронепоезд 14-69»), «Le avventure del fachiro» («Похождение факира») - si dichiarò all'inizio degli anni '20, quando, trasferitosi dalla Siberia a Pietrogrado, si trovò nell'epicentro del processo letterario russo: divenne membro del gruppo «Fratelli Serapione» («Серапионовы братья»), divenne amico degli scrittori Boris Pilnjak, Serghej Essenin, Viktor Shklovskij, comunicò molto con Maksim Gorkij. In futuro, tuttavia, il suo rapporto con la «letteratura ufficiale» divenne almeno più complicato: dalle storie «borghesi» che costituivano il libro «Il segreto dei segreti» («Тайное тайных»), Vsevolod Ivanov si spostò verso la cooperazione con le autorità - fino alla partecipazione nella copertura della costruzione del Canale del Mar Bianco e dell'organizzazione del primo congresso di scrittori sovietici. Vsevolod Ivanov è riuscito a preservare nella sua anima quella cosa più intima che contraddistingue le sue opere migliori, combinando realismo e immagini «ornamentali», ereditando la poesia del folklore, degli immaginari e dei futuristi russi.