«AMARCORD» A TARUSSA
«АМАРКОРД» В ТАРУСЕ
Dal 6 all'8 ottobre 2023 nella Regione di Kalùga (Калуга) si terrà il primo festival artistico russo-italiano «Amarcord» («Амаркорд»). Tre giorni di letteratura e filosofia, belle arti e mestieranti dell’arte, musica e cinema. Bambini e adulti potranno assistere a conferenze, masterclass, «teatro gastronomico», dibattiti, proiezioni di film, concerti, mostre e ritrovarsi nell'epicentro della creazione di significato. Il progetto è realizzato con il sostegno del Fondo presidenziale per le iniziative culturali e del Ministero della Cultura e del Turismo della Regione di Kaluga. Il programma del festival includerà la vincitrice del diploma e vincitrice di numerosi concorsi e festival internazionali, la direttrice e insegnante della «Scuola Aperta di Musica» («Открытая Школа Музыки») Ksenia Bashmet e i musicisti dell'ensemble da camera «Solisti di Mosca» con un programma russo-italiano, nonché il famoso regista Vladimir Khotinenko con una storia sulla reciproca influenza su un amico del cinema sovietico e italiano, l'artista Aleksandr Petliura con una performance - creando casette per gli uccelli per la mostra «Città degli uccelli» («Городок птиц»), l'animatrice Natalia Dabizha con la master class «L'animazione è il mio amore» («Анимация - любовь моя»), il leggendario chef Antonio Baratto con il teatro gastronomico «Piatti preferiti dei rappresentanti russi e del cinema italiano» («Любимые блюда представителей русского и итальянского кинематографа»), Dottore in Scienze Storiche, prof. Natalia Tanshina con la conferenza «Russia - Italia. Le avventure degli italiani in Russia e il viaggio italiano dell'anima russa» («Россия – Италия. Приключения итальянцев в России и итальянское путешествие русской души»), il presidente del Consiglio dell'Associazione dei parchi russi, dottore in scienze biologiche Aleksej Reteum, sui giardini unici di Italia e Russia, ospiti dell'evento - scrittore, fotografo e il pubblicista Jurij Rost, il professor Aleksandr Konovalov e altri. Il festival è ispirato a Tonino Guerra, poeta, drammaturgo cinematografico, artista e architetto italiano, vincitore di due premi «Oscar» e del titolo di «Miglior sceneggiatore d'Europa». Grande amico della Russia! Il festival prende il nome dal film «Amarcord» di Federico Fellini, co-sceneggiato da Tonino Guerra. Al festival si esibirà Laura Guerra, moglie e musa di Tonino Guerra. È simbolico che il festival inizi nell'anno del cinquantesimo anniversario dell'uscita del leggendario film di Fellini e Guerra «Amarcord» sugli schermi mondiali. Per ospitare il festival «Amarcord» è stata scelta un'iconica città russa: Tarùssa (Таруса) nella Regione di Kaluga o «Barbizon russa», come la chiamavano gli artisti russi dell'inizio del XX secolo. Marina Cvetaeva è nata e cresciuta qui, Bella Akhmadulina, Konstantin Paustovskij, Svjatoslav Richter, Josef Brodskij, Bulat Okudzhava, Vassilij Polenov hanno trascorso del tempo qui. Il festival si svolgerà in due luoghi: l'hotel «Welna Eco Spa Resort 4», il giardino arboreto e la Casa-museo Rakìtskij. L'evento solenne di «Amarcord» sarà la piantumazione di alberi nel «Giardino dei Frutti Dimenticati» («Сад Забытых Фруктов») - questa è una replica dell'ammirazione per il magico giardino che Tonino Guerra creò nell'italiano Pennabilli 30 anni fa. Gli alberi del giardino di Tarussa porteranno il nome in onore di artisti russi e italiani di spicco: Eduard Artemjev e Nino Rota, Oleg Jankovskij e Marcello Mastroianni, Marina Cvetaeva, Serghej Parajanov e Rezo Gabriadze.
Tarùssa (Таруса) è una città della Russia, centro amministrativo della Regione di Kalùga. La città si trova alla confluenza del fiume Tarussa e del fiume Oka, a 36 km dalla città di Sèrpukhov, a 70 km dalla città di Kalùga. Fondata nel 1246. Grazie al suo aspetto unico e conservato - la maggior parte degli edifici sono a un piano, costruiti nel XIX secolo - la città ha lo status di riserva architettonica naturale ed è inclusa nell'elenco delle città storiche della Russia. La città di Tarussa si trova sulla riva alta sinistra del fiume Okà, alla confluenza del fiume Tarussa. Non esiste la ferrovia e quindi la città era meno sensibile al passare del tempo e all'industrializzazione. La maggior parte degli edifici sono case a uno o due piani situate su terreni di proprietà.