«LA DIFESA DI SEBASTOPOLI» di Aleksandr Dejneka
«ОБОРОНА СЕВАСТОПОЛЯ» Александра Дейнеки
Il «Museo Russo» di San Pietroburgo
Una della creazioni più significative del pittore russo Aleksandr Dejneka è la tela monumentale «La Difesa di Sebastopoli» («Оборона Севастополя», 1942), dedicata ad uno dei più duri combattimenti dei primi anni della Grande Guerra Patria (1941-1945) condotta dal popolo sovietico contro il nazifascismo. La nota più alta della composizione è rappresentata dall’enorme figura del marinaio russo, collocata al centro della tela e fortemente ravvicinata all’osservatore. Proprio in questa figura trova una potente soluzione il movimento compositivo in impetuoso crescendo, quasi che in essa si concentrasse tutta la smisurata tensione della battaglia, il suo pathos bellicoso. Gli avvenimenti della Grande Guerra Patria, il tema dell’eroica lotta del popolo sovietico contro gli invasori hitleriani, ispirarono le opere di molti artisti.
Aleksandr Dejnèka (Александр Дейнека, 1899-1969) si formò come artista negli anni '20, quando lavorava nella Società della pittura a cavalletto, di cui fu uno dei fondatori. Il gruppo sosteneva i principi della pittura a cavalletto ed aspirava alla creazione di un’arte del nuovo secolo industriale.
«IL SASSO RECONDITO» «ЗАВЕТНЫЙ КАМЕНЬ»
Musica: Boris Mokroùssov (Борис Мокроусов)
Музыка: Aleksandr Zhàrov (Александр Жаров)
https://www.youtube.com/watch?v=Qu9OMCXKfc8
Холодные волны вздымает лавиной = Le acque fredde solleva con la slavina
Широкое Чёрное Море. = Il vasto Mar Nero.
Последний матрос Севастополь покинул, = L’ultimo marinaio abbandonò Sebastopoli,
Уходит он, с волнами споря. = Se ne va lui opponendosi alle onde.
И грозный, холодный, бушующий вал = E la minacciosa, fredda, tempestosa onda
О шлюпку волну за волной разбивал. = Nella scialuppa rompeva le fale.
В туманной дали = Nella lontananza nebbiosa
Не видно земли, = Non si vedeva la terra,
Ушли далеко корабли. = Navigarono via a lontano le navi.
Друзья-моряки подобрали героя. = Gli amici marinai raccolsero l’eroe.
Шумела волна штормовая. = Bolliva l’onda temporalesca.
Он камень сжимал посиневшей рукою = Lui stringeva un sasso con la mano livida
И тихо сказал, умирая: = E disse piano, morendo:
«Когда покидал я любимый утёс, = «Quando abbandonai la cara roccia,
С собою кусочек гранита унёс… = Con me un pezzettino di granito portai via… »
И там, чтоб вдали = E lì, nella lontananza
От крымской земли = Dalla terra crimea
О ней мы забыть не могли. = Di lei non potevamo dimenticarci.
Сквозь бури и штормы прошёл этот камень, = Tra le burrasche e le tempeste passò questo sasso,
И стал он на место достойно. = E tornò al suo posto degnamente.
Знакомая чайка взмахнула крылами, = Il conosciuto gabbiano sbatté le ali,
И сердце забилось спокойно. = E il cuore prese a battere con calma.
Взошёл на утёс черноморский матрос, = Salì sulla roccia il marinaio del Mar Nero,
Кто Родине новую славу принёс, = Quello che alla Patria portò la gloria,
И в мирной дали = E nella lontananza di pace
Пройдут корабли = Passeranno le navi
Под солнцем родимой земли. = Sotto il sole della terra materna.
1943