Matteo Salvini
«SECCONDO MATTEO»
Casa Editrice «Rizzoli» Milano 2016
Matteo Salvini si racconta in un libro. Comunque la si pensi, il leader della Lega nord è uno fra i personaggi più tartassati dalla stampa italiana, ma è anche un politico dallo stile diretto che non usa troppi giri di parole. Nel libro, edito da «Rizzoli», spiega se stesso e le proprie idee per cambiare il Paese. Presentazione del libro di Matteo Salvini
A Salvini, durante i programmi televisivi e sui giornali italiani per prassi si dà del fascista, populista, razzista, ignorante e chi più ne ha più ne metta. Nel libro «Secondo Matteo» è lo stesso Salvini a raccontare la propria vita, la passione per il giornalismo, l'amore fin da piccolo per il calcio e la sua carriera nel Carroccio fino alla sfida di oggi, che lo vede come personaggio centrale nel centrodestra.
Presentando il suo libro all'Associazione della Stampa estera di Roma Salvini ha specificato alla sala stracolma di giornalisti che "quando saremo al governo, riscriveremo un'altra edizione, un conto è scrivere un libro, un altro conto è fare ciò che si è scritto".
In un passaggio del libro, che esce il 5 maggio nelle librerie, Salvini descrive così le sue impressioni dei suoi viaggi a Mosca:
"Fui piacevolmente impressionato dalla sensazione di ordine e pulizia che si poteva respirare, per esempio, nella metropolitana di Mosca. Un vero museo, di una bellezza incredibile".
Matteo Salvini, a margine della presentazione del libro dove si racconta per la prima volta, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a Sputnik Italia.
— In Francia sono stati fatti dei passi concreti in Parlamento per togliere le sanzioni alla Russia. Secondo lei il governo italiano arriverà a fare lo stesso? Come Lega cosa fate di concreto in questa direzione?
— Noi siamo facendo tutto il possibile anche a livello di regioni che governiamo per superare questo sistema oramai folle. Penso che sia l'ultimo anno di sanzioni, perché ormai tutti si sono resi conto in giro per l'Europa che non hanno alcun senso. Mi sarebbe piaciuto che il governo italiano per primo avesse intrapreso questo percorso, invece arriverà a ruota come sempre.
Spero che la lobby di Bruxelles non prevalga anche in questo caso, perché la decisione sarà a breve. Spero finalmente riconoscano che con la Russia si dialoga e non si litiga.